BaruQ
Cibo per i Testimoni di Geova riflessivi
“‘Ma in quanto a te, tu continui a cercare grandi cose per te stesso. Non continuare a cercare. Poiché, ecco, io farò venire la calamità su ogni carne’, è l’espressione di Geova, ‘e certamente ti darò la tua anima come spoglia in tutti i luoghi nei quali andrai’”
Importante: Questo sito non pretende di possedere la verità. Il lettore dovrebbe essere in grado di usare discernimento, esaminando attentamente le Scritture per vedere se queste cose sono così. (Atti 17:11)
Baruq & Cristo
“La vostra liberazione si avvicina”!
1094-it
Studio della Torre di Guardia della settimana del 7 al 13 settembre 2015

I primi tre paragrafi ci fanno tornare in dietro nel tempo, poco prima della distruzione di Gerusalemme da parte dei Romani nel 70 dc. Immaginiamo di essere un cristiano nella Gerusalemme del 66 E.V. Attorno a voi stanno accadendo molte cose. Il procuratore romano Gessio Floro ha confiscato 17 talenti dal tesoro sacro del tempio. Gli ebrei sono immediatamente insorti, hanno massacrato le forze romane a Gerusalemme e dichiarato l’indipendenza dall’impero. La reazione di Roma non si fa attendere. Nel giro di tre mesi arrivano 30.000 uomini al comando di Cestio Gallo, legato romano di Siria. In breve tempo i soldati invadono le periferie di Gerusalemme e gli ebrei ribelli si rifugiano nella fortezza del tempio. Poi i soldati romani iniziano a scalzare le mura esterne dell’area del tempio. Nella città si diffonde il panico. Senza dubbio, i Cristiani si ricordano le parole di Gesù riportate dall’evangelista Luca: “Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti accampati, allora sappiate che la sua desolazione si è avvicinata” (Luca 21:20). Sicuramente, questo versetto sarà stato letto e riletto nelle congregazioni del primo secolo per decenni, e qualcuno avrà iniziato ad avere dei dubbi e si sarà chiesto: “Dov’è questa sua promessa presenza? Infatti, dal giorno che i nostri antenati si addormentarono [nella morte], tutte le cose continuano esattamente come dal principio della creazione”. Ma finalmente arriva il giorno tanto atteso. Come ubbidire a questo commando? Gesù aveva dato anche delle istruzioni: “Quindi quelli che sono nella Giudea fuggano ai monti, e quelli che sono in mezzo ad essa si ritirino, e quelli che sono nelle campagne non vi entrino” (Luca 21:21). Già, ma come possiamo fuggire dalla città, visto che è circondata da così tanti soldati? Poi accade qualcosa di sbalorditivo proprio sotto i nostri occhi: le truppe romane cominciano a ritirarsi! Come predetto, l’attacco viene ‘abbreviato’ (Matt. 24:22). Adesso abbiamo l’opportunità di seguire le istruzioni di Gesù. Immediatamente fuggiamo sulle montagne al di là del Giordano insieme a tutti gli altri cristiani fedeli della città e dei suoi dintorni. Nel 70 i romani tornano e questa volta distruggono Gerusalemme. Ma noi siamo ancora vivi perché abbiamo ubbidito alle istruzioni di Gesù. Il terzo paragrafo traccia un parallelo con ciò che accadrà durante la grande tribolazione. Una “grande folla” di persone sopravvivrà a quella catastrofe di portata mondiale. (Rivelazione 7:9, 13, 14.) Cosa dice la Bibbia in merito a questi eventi prossimi? La risposta dovrebbe interessarci moltissimo perché è in gioco la nostra stessa vita.
L’INIZIO DELLA GRANDE TRIBOLAZIONE
Il paragrafo quarto inizia con la domanda: Cosa segnerà l’inizio della grande tribolazione? Con l’annientamento di Babilonia la Grande, ci viene detto. A sostegno di questa affermazione, l'articolo dà come referenza il passaggio del capitolo 17 e versetti 5 e 7 della Rivelazione. Questi versetti ci rivelano: “E sulla sua fronte era scritto un nome, un mistero: “Babilonia la Grande, la madre delle meretrici e delle cose disgustanti della terra”.  E vidi che la donna era ubriaca del sangue dei santi e del sangue dei testimoni di Gesù. E, scorgendola, mi meravigliai di grande meraviglia.  E l’angelo mi disse: “Perché ti sei meravigliato? Io ti dirò il mistero della donna e della bestia selvaggia che la porta e che ha le sette teste e le dieci corna”.” Benché questi versetti parlano realmente di un giudizio della prostituta sul fronte dei quali è scritto un nome, un mistero, “Babilonia la Grande, la madre delle meretrici e delle cose disgustanti della terra”, fatto confermato dai primi due versetti del capitolo, non ci sono prove che quel evento segna l'inizio della grande tribolazione. Purtroppo la società fa una affermazione priva di fondamento. La fine di questo paragrafo pone la domanda: "Ma chi sarà ad annientare questa organizzazione paragonabile a una prostituta?" La risposta è chiara, essendo che viene fornita nei versetti 16-18 del medesimo capitolo di Rivelazione: "Geova Dio metterà “il suo pensiero” nel cuore delle “dieci corna” della “bestia selvaggia di colore scarlatto”.” Ciò che è meno chiaro è la spiegazione delle "dieci corna" come dato in questo articolo. Le dieci corna significano dieci re che non hanno ancora ricevuto il regno. Ricevono autorità come re per un’ora con la bestia selvaggia. Danno la loro potenza e la loro autorità alla bestia selvaggia, l'angelo spiega. Il paragrafo dice: "Le dieci corna rappresentano tutte le attuali potenze politiche che sostengono l’ONU." Ora questi "dieci re" devono governare un'ora e poi dare il loro potere alla bestia. Supponiamo che questi dieci re sono le potenze politiche del ventesimo e ventunesimo secolo che sostengono l'ONU. Stiamo parlando di un secolo di vita dopo l'avvento della Società delle Nazioni che la Società presenta come l'antenata delle Nazioni Unite, o settanta anni se si considera solo la ONU stessa. Quella, non è un'ora che dura un po’ tanto? Dobbiamo proprio riflettere seriamente su queste dieci corna, o re. È interessante notare che il paragrafo 5 applica alle religioni di Babilonia un passaggio di Zaccaria che è in realtà scritto all'attenzione dei leader del popolo di Dio. Il tredicesimo capitolo di Zaccaria profetizzò la purificazione finale della congregazione prima di entrare nel Regno. Il giudizio è sulla casa di Davide e gli abitanti di Gerusalemme, cioè la congregazione di Dio. Infatti, “la casa di chi mi amava intensamente” non può essere altra che la casa di Dio. Ciò è evidente dal versetto 7, dove Geova commanda: “Colpisci il pastore, e si disperdano le [pecore] del gregge.” Il passaggio preso in considerazione in questo paragrafo è: “E certamente dirà: ‘Non sono un profeta. Sono un uomo che coltiva [il] suolo, perché un uomo terreno stesso mi ha acquistato fin dalla mia giovinezza’. E gli si deve dire: ‘Che cosa sono queste ferite [sulla tua persona] fra le tue mani?’ E dovrà dire: ‘Quelle con le quali fui colpito nella casa di chi mi amava intensamente’”.” (Zaccaria 13: 4-6) Saranno davvero i capi religiosi di Babilonia la Grande ad essere colpiti da chi li ama intensamente? Perché il paragrafo non fa alcuna menzione del versetto 7 che dice che Geova colpirà il pastore e il gregge sarà disperso? Perché parla dei leader religiosi ei loro seguaci? Questo sembra altamente improbabile. Il sesto paragrafo è un balsamo per i fedeli servitori di Dio; a causa degli unti, la tribolazione sarà abbreviata. Gesù, infatti, dice: “A meno che quei giorni non fossero abbreviati, nessuna carne sarebbe salvata; ma a motivo degli eletti quei giorni saranno abbreviati.”(Matteo 24:22) La Società continua: “Come abbiamo visto, nel 66 la tribolazione fu ‘abbreviata". "Infatti, se provvediamo a controllare gli eventi che hanno avuto luogo nel 66 dC, il 16 maggio 3.600 persone sono state massacrate a Gerusalemme. Ma si può parlare di una “grande tribolazione come non è accaduta dal principio del mondo fino ad ora, no, né accadrà più”? La cattura di Gerusalemme e del suo tempio nel 70 non è stata una tribolazione ancora più grande per gli ebrei? Quando si effettuano affermazioni, bisogna essere preciso per non correre il rischio di perdere credibilità nel futuro.
UN PERIODO DI PROVA E DI GIUDIZIO
Secondo i paragrafi 7 e 8, dovremmo aspettarci ad un momento di giudizio dopo la distruzione di Babilonia la Grande. Come nel primo secolo, il popolo di Dio fuggirà al rifugio che Geova provvederà. Certamente per rifugio, la Watchtower intende l'Organizzazione. Eppure molte profezie indicano che il giudizio di Dio inizia con il suo popolo. L'apostolo Pietro scrisse: “Poiché è il tempo fissato perché il giudizio cominci dalla casa di Dio. Ora se comincia prima da noi, quale sarà la fine di quelli che non sono ubbidienti alla buona notizia di Dio?” (1 Pietro 4:17) È evidente che, anche se in un certo senso il tempo stabilito per il giudizio della casa di Dio ha già cominciato nel primo secolo ed è in corso, le scritture predicono un ultimo periodo di giudizio in concomitanza con la conclusione dell’intero sistema di cose malvagio. Quindi, nel secondo capitolo della stessa lettera, Pietro scrisse di un futuro giorno di ispezione, dicendo: “Mantenete la vostra condotta eccellente fra le nazioni, affinché, in ciò di cui parlano contro di voi come malfattori, in seguito alle vostre opere eccellenti delle quali sono testimoni oculari glorifichino Dio nel giorno della [sua] ispezione.” Logicamente, il futuro “giorno della sua ispezione” è un preludio immediato al giorno in cui Geova diventa re nel senso più pieno. La Watchtower avendo annunciato la venuta del Regno di Dio nel 1914 e il giudizio di Babylonia nel 1919, sembra che quasi tutte le profezie sono adempiute. L’asserzione della Watchtower che nel 1919 Dio giudicò tutte le religioni in generale si basa sul semplice fatto che un gruppetto di sacerdoti prominenti salutarono la Società delle Nazioni come “l’espressione politica del regno di Dio sulla terra”. Tuttavia, è ragionevole ritenere che il giudizio divino iniziò nel 1918-1919? Inoltre, qual è la veridicità di questa affermazione? Anche in questo caso, conviene che ogni Testimone di Geova prenda seriamente in considerazione la questione.
RISPLENDERANNO FULGIDAMENTE NEL REGNO
Ora, prendiamo in considerazione in paragrafi 14 e 15. 14 Cosa succederà dopo l’inizio dell’attacco di Gog di Magog al popolo di Dio? Sia Matteo che Marco narrano lo stesso avvenimento: “[Il Figlio dell’uomo] manderà quindi gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo” (Mar. 13:27; Matt. 24:31). Quest’opera di radunamento non si riferisce all’iniziale raccolta degli unti né al suggellamento finale dei rimanenti (Matt. 13:37, 38). Tale suggellamento si verifica prima dello scoppio della grande tribolazione (Riv. 7:1-4). A cosa si riferisce, quindi, quest’opera di radunamento menzionata da Gesù? È il momento in cui i rimanenti dei 144.000 riceveranno la loro ricompensa celeste (1 Tess. 4:15-17; Riv. 14:1). Questo avrà luogo a un certo punto dopo l’inizio dell’attacco di Gog di Magog (Ezec. 38:11). Allora si adempiranno le parole di Gesù: “In quel tempo i giusti risplenderanno così fulgidamente come il sole nel regno del Padre loro” (Matt. 13:43).
15 Questo significa che ci sarà un “rapimento al cielo” degli unti? Stando a questa dottrina, nella cristianità molti credono che i cristiani saranno portati fisicamente in cielo. Dopodiché si aspettano che Gesù ritorni in modo visibile per governare la terra. Tuttavia la Bibbia mostra chiaramente che “il segno del Figlio dell’uomo apparirà nel cielo” e che Gesù verrà “sulle nubi del cielo” (Matt. 24:30). Entrambe le espressioni racchiudono il concetto di invisibilità. Inoltre “carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio”. Perciò coloro che saranno portati in cielo dovranno prima essere mutati “in un momento, in un batter d’occhio, durante l’ultima tromba”. (Leggi 1 Corinti 15:50-53.) Pertanto, anche se qui non usiamo l’espressione “rapimento al cielo” per via dell’idea errata che trasmette, di fatto i fedeli unti ancora sulla terra saranno radunati in cielo in un istante.
Presteremo attenzione ai tre versetti in grassetto, Matteo 24:31, 1 Corinti 15:51-53 e 1 Tessalonicesi 4:16. Matteo 24:31: “Ed egli manderà i suoi angeli con gran suono di tromba, e raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un’estremità all’altra dei cieli.”
1 Corinti 15:51-53: “Ecco, vi dico un sacro segreto: Non tutti ci addormenteremo [nella morte], ma tutti saremo mutati, in un momento, in un batter d’occhio, durante l’ultima tromba. Poiché la tromba suonerà, e i morti saranno destati incorruttibili, e noi saremo mutati. Poiché questo che è corruttibile deve rivestire l’incorruzione, e questo che è mortale deve rivestire l’immortalità.”
1 Tessalonicesi 4:16: “Perché il Signore stesso scenderà dal cielo con una chiamata di comando, con voce di arcangelo e con tromba di Dio, e quelli che sono morti unitamente a Cristo sorgeranno per primi.”
Cos’hanno in comune questi tre versetti? Come dice l’articolo, questi tre brani biblici parlano del raduno degli eletti al suono di una grande tromba. Allora, proviamo a identificare l’ultima tromba. I seguenti passaggi sono tutti legati al suono dell'ultima tromba, la settima. Rivelazione 11:15-17: “E il settimo angelo suonò la sua tromba. E vi furono alte voci in cielo, che dicevano: “Il regno del mondo è divenuto il regno del nostro Signore e del suo Cristo, ed egli regnerà per i secoli dei secoli”. E i ventiquattro anziani che erano seduti dinanzi a Dio sui loro troni caddero sulle loro facce e adorarono Dio,  dicendo: “Ti ringraziamo, Geova Dio, Onnipotente, Colui che sei e che eri, perché hai preso il tuo gran potere e hai cominciato a regnare.””
Rivelazione 10:7: “Ma nei giorni del suono del settimo angelo, quando starà per suonare la sua tromba, si compirà veramente il sacro segreto di Dio secondo la buona notizia che egli dichiarò ai suoi schiavi, i profeti”.”
Rivelazione 19:6-8: “E udii ciò che era come la voce di una grande folla e come il suono di molte acque e come il suono di forti tuoni. Dissero: “Lodate Iah, perché Geova il nostro Dio, l’Onnipotente, ha cominciato a regnare.  Rallegriamoci ed esultiamo, e diamo a lui la gloria, perché è arrivato il matrimonio dell’Agnello e la sua moglie si è preparata.  Sì, le è stato concesso di adornarsi di lino fine, splendente e puro, poiché il lino fine rappresenta gli atti giusti dei santi”.”
Allora, qual è il punto? Il punto da ricordare è che questi versetti (Mt 24:31, 1 Cor 15:52, 1 Tess 4:16, Riv. 11:15-17, Riv. 10: 7, Riv. 19:6-8) parlano tutti dello stesso evento, cioè è il suono dell'ultima o settima tromba della Rivelazione, e l'istituzione del Regno di Dio. Questo evento segna il culmine della prima profezia citata in Genesi 3:15; la profezia che era il rimedio per la caduta di Satana, Adamo ed Eva nel peccato. Questo risultato è poi noto come il "Sacro Segreto". Ogni Testimone di Geova dovrebbe aver familiarità con i versetti della Rivelazione di sopra. L'intronizzazione di Gesù Cristo nel 1914 è l’insegnamento fondamentale su cui si basa la fede dei Testimoni di Geova. Qui ci sono alcuni riferimenti: è portato trionfalmente a compimento nel 1914, quando il Signore Geova intronizza il suo Cristo quale Re associato. Rivelazione - Il suo grandioso culmine è vicino! Cap. 26, par. 1 & 2

“È giunto il momento! Rivelazione 11:15 dice: “E il settimo angelo suonò la sua tromba. E vi furono alte voci in cielo, che dicevano: ‘Il regno del mondo è divenuto il regno del nostro Signore [Geova] e del suo Cristo, ed egli regnerà per i secoli dei secoli’”. Sì, si annuncia che il Regno di Dio retto da Cristo fu stabilito in cielo nel 1914.” La Torre di Guardia, 1° Aprile 1989, pg 19.

“Ma il sacro segreto di Dio include dell’altro. Dal 1914 viviamo nel “giorno del Signore”. (Rivelazione 1:10) Come afferma Rivelazione 10:7, è il tempo in cui deve ‘compiersi il sacro segreto di Dio’. Voci celesti hanno proclamato: “Il regno del mondo è divenuto il regno del nostro Signore [Geova] e del suo Cristo, ed egli regnerà per i secoli dei secoli”. (Rivelazione 11:15) Geova ha insediato il Re messianico, Gesù Cristo, sul suo glorioso trono come Suo coreggente!” La Torre di Guardia, 15 Gennaio 1990, pg 20.
Ma siamo qui di fronte a una contraddizione. L'articolo della Torre di Guardia utilizza i versetti di Matteo 24:31, 1 Corinti 15:52 e 1 Tessalonicesi 4:16 con riferimento ad un evento futuro in connessione con il radunamento. Tuttavia l'attuale comprensione di Rivelazione 11:15 e Rivelazione 10:7, che descrivono gli stessi eventi che i passaggi di sopra, è che questi due versetti hanno visto il loro adempimento nel 1914. I versetti utilizzati in questo articolo e i versetti di Rivelazione summenzionati sono gli STESSI eventi. La settima tromba in Rivelazione 11:15 e Rivelazione 10:7 è l'ultima tromba di cui parla 1 Corinti 15:52, e quindi non può aver suonato nel 1914. QUESTO ARTICOLO INVALIDA COMPLETAMENTE L’INTENDIMENTO ATTUALE DI QUANDO HA LUOGO LA NASCITA DEL REGNO DI DIO. Teniamo in mente che il Sacro Segreto è il rimedio per il peccato di Satana, Adamo ed Eva. Questo rimedio è iniziato al tempo di Genesi 3:15, e per migliaia di anni si è ampliato per portare alla morte di Gesù Cristo. Tuttavia, il Sacro Segreto non finisce con la morte di Gesù, ma deve continuare fino a quando la settima tromba suona il radunamento finale. A questo punto, il Sacro Segreto è completo. Rivelazione 10:7 dice: “Ma nei giorni del suono del settimo angelo, quando starà per suonare la sua tromba, si compirà veramente il sacro segreto di Dio secondo la buona notizia che egli dichiarò ai suoi schiavi, i profeti”. L'articolo della Torre di Guardia afferma al paragrafo 14 che l'ultima tromba suonerà nel "momento in cui i rimanenti dei 144.000 riceveranno la loro ricompensa celeste". Pertanto, come può il Sacro Segreto essersi concluso nel 1914, come abbiamo visto sopra, quando il resto degli eletti non ha ancora ricevuto la ricompensa celeste, per non parlare del fatto che non hanno dimostrato di averla meritata? Per arrivare alla sua conclusione, tutti i 144.000 devono ricevere la ricompensa celeste. Se il Sacro Segreto si è concluso nel 1914, non ci sarebbe stato alcun bisogno di altre persone per essere unti poi, non è vero? C'è da meravigliarsi che l'attuale comprensione delle trombe sia così confusa? Ponendo tanta enfasi sul 1914, la vera comprensione delle verità bibliche diventa un gioco d'ipotesi. Prendiamo l'esempio di un articolo Domanda dei Lettori nella Torre di Guardia del 1 aprile 1990, a pagina 31:
Quando cominciarono a suonare le trombe dei sette angeli di Rivelazione?
"... Gli ultimi tre squilli di tromba implicano “guai”. (Rivelazione 8:13) Sono diversi dai primi quattro squilli di tromba in quanto sono legati ad avvenimenti specifici. Il quinto squillo di tromba è legato alla liberazione del popolo di Dio dall’“abisso” nel 1919. Il sesto ha a che fare con la “cavalleria” e con la massiccia campagna di predicazione internazionale che cominciò nel 1922. Il settimo è collegato alla nascita del Regno di Dio nel 1914."
Secondo la risposta della società, sembra che le trombe suonino in senso inverso. Il 5° squillo nel 1919, il 6° nel 1922 e il 7° (ultima tromba) nel 1914. Questo ha senso? L'ultima parte dello studio ci narra gli eventi che precedono il matrimonio dell'Agnello: l'attacco da parte di Gog dei servitori di Dio. Gli unti, che recentemente sono stati risuscitati in cielo, combatteranno con l'Agnello e vinceranno. Inizierà allora la guerra di Armaghedon, una guerra che esalterà il santo nome di Geova (Riv. 16:16). In quel tempo tutti quelli simili a capri “andranno allo stroncamento eterno”. Dalla terra sarà eliminata ogni malvagità e la grande folla supererà la parte finale della grande tribolazione. Completati tutti i preparativi potrà avere luogo il matrimonio dell’Agnello, il culmine del libro di Rivelazione (Riv. 21:1-4). Tutti quelli che sopravvivranno sulla terra godranno del favore di Dio e di abbondanti espressioni del suo amore. Sarà davvero una splendida festa nuziale! Senza dubbio attendiamo con impazienza quel giorno. (2 Pietro 3:13.) Dato che ci attendono questi entusiasmanti avvenimenti, cosa dovremmo fare ora? L’apostolo Pietro fu ispirato a scrivere: “Giacché tutte queste cose devono quindi essere dissolte, quale sorta di persone dovete essere voi in santi atti di condotta e opere di santa devozione, aspettando e tenendo bene in mente la presenza del giorno di Geova [...]. Quindi, diletti, giacché aspettate queste cose, fate tutto il possibile per essere infine trovati da lui immacolati e senza difetto e in pace” (2 Piet. 3:11, 12, 14). Dimostriamoci quindi determinati a rimanere spiritualmente puri e a sostenere il Re di pace, Gesù Cristo.
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Lettura consigliata
Esaminiamo le nostre credenze:

l'esistenza di Dio

Se si chiede ad un cristiano, ed in particolare a un Testimone di Geova, di fornire una prova dell'esistenza di Dio, ci sono grandi probabilità che citi il quarto versetto del terzo capitolo della lettera agli Ebrei, "Ogni casa è costruita da qualcuno, ma chi ha costruito ogni cosa è Dio".

Se il ragionamento è corretto, dal nulla non si è generato nulla bensì ogni cosa è presente sulla terra per via della volontà di un progettista, bisogna tuttavia capire che Paolo non stava cercando di argomentare sull'esistenza di un Creatore. Si stava rivolgendo ai suoi compagni cristiani, oltre che ebrei, che certamente non dubitavano del fatto che l'universo fu governato da un essere potente alla base di tutto. Inoltre, nell'antichità il problema non era affatto la non-credenza in Dio ma piuttosto l'inverso: si aveva tendenza a credere in una moltitudine di divinità. D'altronde, Paolo, in un'occasione, rimarcò che era stato fatto un altare dedicato ad un dio sconosciuto, sicuramente per timore di dimenticare di adorare una divinità.

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Acalia & Marta
Parabole per i nostri giorni (prima parte)
Carl-Bloch-Sermon-on-the-Mount
Cos'hanno da dirci le parabole di Gesù? Hanno relazione coi nostri giorni? Per prima cosa dobbiamo identificarle e comprendere quali di esse hanno un risvolto profetico. Per fare un esempio contrario, la parabola del figlio prodigo contiene un grandissimo insegnamento per noi ma non è profetica, non annuncia nessun avvenimento! Come facciamo dunque a distinguere i tipi di parabole? Come al solito, è molto semplice: ci atterremo a ciò che disse Gesù Cristo stesso, senza aggiungere né togliere. Limiteremo le interpretazioni ai soli elementi che si possono evincere direttamente dai racconti o da altri particolari scritti e attinenti. Per il resto ci accontenteremo volentieri della risposta del Signore: "Non sta a voi acquistar conoscenza dei tempi o delle stagioni che il Padre ha posto nella propria autorità”. – Atti 1:7
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