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Cibo per i Testimoni di Geova riflessivi
“‘Ma in quanto a te, tu continui a cercare grandi cose per te stesso. Non continuare a cercare. Poiché, ecco, io farò venire la calamità su ogni carne’, è l’espressione di Geova, ‘e certamente ti darò la tua anima come spoglia in tutti i luoghi nei quali andrai’”
Importante: Questo sito non pretende di possedere la verità. Il lettore dovrebbe essere in grado di usare discernimento, esaminando attentamente le Scritture per vedere se queste cose sono così. (Atti 17:11)
Robert King (e-watchman)
Il Divino, Dio, Geova, egli stesso ha parlato
Anni fa uno dei Testimoni di Geova ha osservato perché le chiese preferiscono non usare il nome di Geova. La ragione è, ha suggerito, che "Geova non lo vuole che lo facciano." Come evidentemente è vero!

Uno dei motivi comuni che la gente dà per il fatto che non usano il nome di Dio è che nessuno sa come dovrebbe essere pronunciato l’ebraico YHWH. Altri si oppongono al nome "Geova" perché l'ebraico non ha un suono come il nostre “ge”. Il ragionamento è che il nome deve essere pronunciato esattamente come un ebraico lo avrebbe pronunciato 4000 anni fa, o non affatto. Tuttavia, la gente usa liberamente decine di altri nomi propri ebraici che sono stati anche latinizzati con la lettera "G" e pronunciati completamente diversi dall’ebraico. Ovviamente, il nome di Gesù non è stato scritto e pronunciato della stessa maniera in greco, aramaico, ebraico o latino, come in italiano. Ciò che è certo è che questa gente non ha solo un'avversione per il nome di Geova, ha un disgusto profondo per la persona di Dio. Il motivo essendo, come afferma Paolo senza mezzi termini nel primo capitolo di Romani, che le persone sono "odiatori di Dio". Lasciare Dio senza nome lo rende meno reale, almeno nelle loro menti ottusi. Ciò che è notevole, però, è che la trama satanica per cancellare il nome di Geova dal libro che ha ispirato ha fallito spettacolarmente. Anche se c'è stato uno sforzo concertato per rimuovere il nome di Dio dalle traduzioni moderne della Bibbia e dall'utilizzo comune, sostituendo Geova con Gesù nella mente delle persone, la Watchtower ha efficacemente contrastato quella campagna. Non solo il nome di Geova è diventato comune in italiano, ma i Testimoni di Geova in tutto il mondo hanno pubblicato il nome di Dio in centinaia di lingue e dialetti. La traduzione del Nuovo Mondo stessa è ora pubblicata in oltre un centinaio di lingue - ciascuna usando il nome di Dio nei migliaia di luoghi in cui appare in ebraico. Non c'è da meravigliarsi se la TNM sia considerata dai odiatori della verità una traduzione eretica! Attualmente, il mondo è essenzialmente diviso in due campi. Coloro che non conoscono o invocano il nome di Geova e quelli che lo fanno. A quanto pare, le condizioni sono mature perché inizia il giudizio. Il Salmo 50 lo descrive in questo modo:
Il Divino, Dio, Geova, egli stesso ha parlato, e si mette a chiamare la terra, dal levar del sole fin dove tramonta. Da Sion, la perfezione della bellezza, Dio stesso ha brillato. Il nostro Dio verrà e non potrà tacere. Dinanzi a lui un fuoco divora, e tutt’intorno a lui è divenuto estremamente tempestoso. Egli chiama i cieli di sopra e la terra in modo da eseguire il giudizio sul suo popolo: “Raccogliete a me i miei leali, quelli che concludono il mio patto sul sacrificio”. E i cieli annunciano la sua giustizia, poiché Dio stesso è Giudice.

La futura calamità globale servirà come chiamata ufficiale per tutta la terra, non il pianeta letterale, ma piuttosto i terrestri che lo abitano. Come l'apostolo cristiano Pietro lo ha rivelato, il giudizio comincia dalla casa di Dio. (1 Pietro 4:17) È nel contesto di nazione che sorge contro nazione, di penurie di viveri globali e di pestilenze che il fuoco consumante del giudizio di Geova innescherà una conflagrazione tra coloro che ipocritamente invocano il nome di Geova tra i leader dei Testimoni di Geova. La profezia di Isaia lo descrive in questo modo:
“Ora certamente mi leverò”, dice Geova, “ora certamente mi esalterò; ora certamente mi innalzerò. Voi concepite erba secca; partorirete stoppia. Il vostro proprio spirito, come un fuoco, vi divorerà. E i popoli devono divenire come i roghi della calce. Come spine recise, bruceranno pure col fuoco. Udite, voi che siete lontani, ciò che devo fare! E conoscete, voi che siete vicini, la mia potenza. In Sion i peccatori sono stati nel terrore; il brivido ha preso gli apostati: ‘Chi di noi può risiedere per alcun tempo con un fuoco divoratore? Chi di noi può risiedere per alcun tempo con conflagrazioni di lunga durata?’” – Isaia 33:10-14

Anche se la Watchtower ha svolto un ruolo importante nella pubblicazione del nome di Geova in lungo e in largo, i leader dell'organizzazione hanno profanato il nome di Dio e hanno portato biasimo su di esso. In effetti, v'è una crescente influenza apostata. Ma essendosi elevati come maestri dell'universo, l'esistenza di apostati tra il popolo di Dio si rivelerà deperibili come l’erba secca e stoppie davanti a un fuoco scoppiettante. Non ha illustrato Gesù questa cosa quando ha parlato degli angeli che sradicano le erbacce tra il grano e li gettano nella fornace ardente durante la conclusione? La raccolta di quelli fedeli di Dio avverrà al di fuori della Watchtower Bible and Tract Society. Tutti coloro che continuano a invocare il nome di Geova durante la prossima conflagrazione saranno portati in una nuova realtà. Poi, Geova metterà il suo nome sugli individui, piuttosto che su un'organizzazione. Di quegli individui, viene detto che hanno il nome del Padre e dell'Agnello scritto sulla loro fronte. (Rivelazione 14:1) Ovviamente, coloro che rifiutano di riconoscere il nome personale di Dio o che abbracciano la menzogna che Gesù è Dio non possono essere tra i 144’000 scelti che hanno sia il nome del Padre che dell'Agnello scritto su di loro. Il 43° capitolo di Isaia parla del raduno di tutta la terra per il giudizio, durante il quale avviene anche una riunione di tutti i prescelti. Ciò che più è notevole è che i figli e le figlie di Geova, quelli che sono nati come parte della nuova creazione, come lo era Cristo, "il primogenito tra molti fratelli" (Romani 8:29) non invocano semplicemente il nome di Geova; piuttosto, saranno chiamati con il suo nome:
Dirò al nord: ‘Cedi!’ e al sud: ‘Non trattenere. Fa venire i miei figli da lontano, e le mie figlie dall’estremità della terra, chiunque è chiamato col mio nome e che ho creato per la mia propria gloria, che ho formato, sì, che ho fatto’. Fa uscire un popolo cieco benché esistano gli occhi stessi, e i sordi benché abbiano orecchi. Le nazioni siano radunate tutte insieme in un sol luogo, e si raccolgano i gruppi nazionali.”

Gesù ha parlato di questo grande raduno che si verificherà dopo la tribolazione - la ‘grande tempesta’ che scoppia intorno a lui, come è menzionato nel 50° salmo. Gesù disse:
Immediatamente dopo la tribolazione di quei giorni il sole sarà oscurato, e la luna non darà la sua luce, e le stelle cadranno dal cielo, e le potenze dei cieli saranno scrollate. E allora il segno del Figlio dell’uomo apparirà nel cielo, e allora tutte le tribù della terra si percuoteranno con lamenti, e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo con potenza e gran gloria. Ed egli manderà i suoi angeli con gran suono di tromba, e raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un’estremità all’altra dei cieli.

Dopo che gli apostati e gli impostori infedeli vengono eliminati tra il popolo di Dio, inizia la fase successiva della sentenza. Dopo essere stato disciplinato nella giusta misura per aver bestemmiato il nome di Geova, quelli che continuano a invocare il nome di Geova in verità riceveranno lo spirito in piena misura. La profezia di Gioele preannuncia che dopo la distruzione dell'organizzazione terrena Dio farà un compenso, versando il suo spirito su tutti coloro che invocano il suo nome. Gioele 2:28-32 legge:
E dopo ciò deve avvenire che verserò il mio spirito su ogni sorta di carne, e i vostri figli e le vostre figlie certamente profetizzeranno. In quanto ai vostri vecchi, sogneranno sogni. In quanto ai vostri giovani, vedranno visioni. E anche sui servi e sulle serve verserò in quei giorni il mio spirito. E certamente farò portenti nei cieli e sulla terra, sangue e fuoco e colonne di fumo. Il sole stesso sarà mutato in tenebre, e la luna in sangue, prima della venuta del grande e tremendo giorno di Geova. E deve avvenire che chiunque invocherà il nome di Geova sarà salvato; poiché sul monte Sion e a Gerusalemme saranno gli scampati, proprio come Geova ha detto, e fra i superstiti, che Geova chiama.

Chiaramente, il nome di Dio è importante. Coloro che si rifiutano di accettarlo, semplicemente di escludono dal ricevere la salvezza durante il grande e tremendo giorno di Geova.
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Lettura consigliata
Esaminiamo le nostre credenze:

l'esistenza di Dio

Se si chiede ad un cristiano, ed in particolare a un Testimone di Geova, di fornire una prova dell'esistenza di Dio, ci sono grandi probabilità che citi il quarto versetto del terzo capitolo della lettera agli Ebrei, "Ogni casa è costruita da qualcuno, ma chi ha costruito ogni cosa è Dio".

Se il ragionamento è corretto, dal nulla non si è generato nulla bensì ogni cosa è presente sulla terra per via della volontà di un progettista, bisogna tuttavia capire che Paolo non stava cercando di argomentare sull'esistenza di un Creatore. Si stava rivolgendo ai suoi compagni cristiani, oltre che ebrei, che certamente non dubitavano del fatto che l'universo fu governato da un essere potente alla base di tutto. Inoltre, nell'antichità il problema non era affatto la non-credenza in Dio ma piuttosto l'inverso: si aveva tendenza a credere in una moltitudine di divinità. D'altronde, Paolo, in un'occasione, rimarcò che era stato fatto un altare dedicato ad un dio sconosciuto, sicuramente per timore di dimenticare di adorare una divinità.

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Acalia & Marta
Parabole per i nostri giorni (prima parte)
Carl-Bloch-Sermon-on-the-Mount
Cos'hanno da dirci le parabole di Gesù? Hanno relazione coi nostri giorni? Per prima cosa dobbiamo identificarle e comprendere quali di esse hanno un risvolto profetico. Per fare un esempio contrario, la parabola del figlio prodigo contiene un grandissimo insegnamento per noi ma non è profetica, non annuncia nessun avvenimento! Come facciamo dunque a distinguere i tipi di parabole? Come al solito, è molto semplice: ci atterremo a ciò che disse Gesù Cristo stesso, senza aggiungere né togliere. Limiteremo le interpretazioni ai soli elementi che si possono evincere direttamente dai racconti o da altri particolari scritti e attinenti. Per il resto ci accontenteremo volentieri della risposta del Signore: "Non sta a voi acquistar conoscenza dei tempi o delle stagioni che il Padre ha posto nella propria autorità”. – Atti 1:7
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