BaruQ
Cibo per i Testimoni di Geova riflessivi
“‘Ma in quanto a te, tu continui a cercare grandi cose per te stesso. Non continuare a cercare. Poiché, ecco, io farò venire la calamità su ogni carne’, è l’espressione di Geova, ‘e certamente ti darò la tua anima come spoglia in tutti i luoghi nei quali andrai’”
Importante: Questo sito non pretende di possedere la verità. Il lettore dovrebbe essere in grado di usare discernimento, esaminando attentamente le Scritture per vedere se queste cose sono così. (Atti 17:11)
Perimeno
In che modo il battessimo di Giovanni il Battezzatore è diverso di quello che fu amministrato in seguito dai discepoli di Gesù?
Saint John The Baptist Preaching, by Luca Giordano Saint John The Baptist Preaching, by Luca Giordano
Ho una domanda riguardo al battesimo. In che modo il battessimo di Giovanni il Battezzatore è diverso di quello che fu amministrato in seguito dai discepoli di Gesù, se il secondo non riguardava la dedicazione?

Il racconto di Matteo ci dice che “Giovanni il Battista venne a predicare nel deserto della Giudea, dicendo: “PENTITEVI, poiché il regno dei cieli si è avvicinato”. Allora Gerusalemme e tutta la Giudea e tutto il paese intorno al Giordano uscivano verso di lui, ed erano da lui battezzati nel fiume Giordano, confessando apertamente i loro peccati. Avendo scorto molti farisei e sadducei che venivano al battesimo, disse loro: “Progenie di vipere, chi vi ha mostrato come sfuggire all’ira avvenire? Producete dunque frutto degno di pentimento … Io, da parte mia, vi battezzo con acqua a motivo del vostro pentimento”. – Matteo 3:1,2,5-8,11  Nel vangelo secondo Marco, ci è detto che ”Giovanni il battezzatore si presentò nel deserto, predicando il battesimo in simbolo di pentimento per il perdono dei peccati”. Nella sinagoga di Antiochia, Paolo dichiarò: ”dopo che Giovanni, prima dell’entrata di Lui, aveva predicato pubblicamente a tutto il popolo d’Israele il battesimo in simbolo di pentimento”. … Marco 1:4; Atti 13:24 È importante sottolineare che il battesimo di Giovanni era per il pentimento dei peccati e non per il perdono. C’è una differenza fondamentale. In realtà, senza pentimento non c’è perdono. (Luca 13:3,5; 2 Pietro 3:9) Geova a mandato Giovanni il battista per preparare il suo popolo all’arrivo di quello (Gesù Cristo) che fornirebbe il mezzo per ottenere il perdono dei peccati. Giovanni, come precursore, predicò la necessità di pentirsi e permise al popolo di dimostrare il pentimento facendosi battezzare da lui. (Marco 1:2-4; Atti 13:24) Richiamò l’attenzione su quello che doveva venire come l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. Il versamento del sangue di Gesù rese possibile il perdono dei peccati. ”Dio ci raccomanda il suo proprio amore in quanto, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo morì per noi”. – Romani 5:8; 1 Corinti 15:22; Ebrei 9:13,14; 1 Pietro 2:24 Dopo la morte di Gesù il battesimo non era più un battesimo di pentimento, ma includeva anche il perdono dei peccati. Questo è il motivo per cui Pietro disse alla folla radunata il giorno della pentecoste: ”Pentitevi, e ciascuno di voi si battezzi nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei vostri peccati, riceverete il gratuito dono dello spirito santo”. Il battesimo di pentimento di Giovanni non era più valido dopo la morte di Gesù. Successivamente, il perdono dei peccati era possibile, e questo era il messaggio proclamato dai discepoli di Gesù. Color che avevano ricevuto il battesimo di Giovanni non hanno dovuto battezzarsi una seconda volta perché Geova accettava il loro battesimo di pentimento. Quindi, applicando i meriti del sangue di Gesù, perdonava il loro peccati. Per farla più semplice, Giovanni ha cominciato a battezzare in segno di pentimento per il perdono dei peccati, e la morte dei Gesù ha reso possibile questo perdono. Tra l’altro, questo dimostra che il significato del battesimo di Giovanni non è stato cambiato da un battesimo di pentimento a un battesimo di dedicazione, come lo pretende la Società. Diversamente, coloro che hanno ricevuto il battesimo di Giovanni avrebbero dovuto essere battezzati une seconda volta in simbolo di dedicazione. Coloro che non l’avrebbero fatto non avrebbero potuto essere dedicati, vero? Dal momento che il battesimo predicato dagli apostoli aveva a che fare con il perdono dei peccati, il che ha reso possibile la riconciliazione con Dio, questi hanno anche ricevuto lo Spirito Santo promesso. In questo modo, sono “nati d’acqua e di spirito”, come aveva spiegato Gesù a Nicodemo, il quale non era riuscito ad afferrare l’idea. Infatti, l’intera nazione dei Giudei aveva bisogno di nascere d’acqua e di spirito al fine di poter rimanere il popolo del patto di Dio, visto che il vecchio patto era diventato obsoleto dopo l’inaugurazione del nuovo patto alla pentecoste. (Giovanni 3:5; Atti 2:33,38; 19:3-5; Romani 5:8-11; Ebrei 9:22) Senza l’accettazione del sangue di Gesù del nuovo patto, i Giudei non potevano vedere i loro peccati perdonati e essere riconciliati con Dio. Pertanto, coloro che rifiutarono di “nascere di nuovo” (essendo nati una prima volta al monte Sinai sotto il vecchio patto) non fecero più parte del popolo del patto di Dio. – Matteo 26:28; Atti 4:12; Romani 10:1-4 Il battesimo che seguì la morte di Gesù fu un battesimo di pentimento E di perdono dei peccati. Questo perdono ha reso possibile l’avere una coscienza pura davanti a Geova. Sì, grazie alla nostra fede in Cristo e al nostro battesimo, nostri cuore sono stati ”purificati per aspersione da una malvagia coscienza e il corpo lavato con acqua pura”. (Ebrei 10:21,22) Nemmeno un passaggio delle Scritture collega il battesimo e la dedicazione. Pure la Società ha riconosciuto questo fatto in una Torre di Guardia del 1952 in un articolo intitolato ”Dedicazione per la vita nel nuovo mondo” (edizione in inglese):
Effettuando una ricerca nelle Scritture Greche Cristiane, non troviamo la parola dedicazione o la parola consacrazione utilizzata per descrivere questo passo di dedicarsi esclusivamente a Dio per mezzo di Gesù Cristo. Leggendo i racconti delle prime persone che hanno adottato il cristianesimo, semplicemente troviamo che dicevano di credere o di esercitare la fede. La formula utilizzata per invitare la gente ad adottare Cristo era "Pentitevi e convertitevi" e poi: "Pentitevi e tornate indietro”. E anche: "Pentitevi e siate battezzati”.
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Lettura consigliata
Esaminiamo le nostre credenze:

l'esistenza di Dio

Se si chiede ad un cristiano, ed in particolare a un Testimone di Geova, di fornire una prova dell'esistenza di Dio, ci sono grandi probabilità che citi il quarto versetto del terzo capitolo della lettera agli Ebrei, "Ogni casa è costruita da qualcuno, ma chi ha costruito ogni cosa è Dio".

Se il ragionamento è corretto, dal nulla non si è generato nulla bensì ogni cosa è presente sulla terra per via della volontà di un progettista, bisogna tuttavia capire che Paolo non stava cercando di argomentare sull'esistenza di un Creatore. Si stava rivolgendo ai suoi compagni cristiani, oltre che ebrei, che certamente non dubitavano del fatto che l'universo fu governato da un essere potente alla base di tutto. Inoltre, nell'antichità il problema non era affatto la non-credenza in Dio ma piuttosto l'inverso: si aveva tendenza a credere in una moltitudine di divinità. D'altronde, Paolo, in un'occasione, rimarcò che era stato fatto un altare dedicato ad un dio sconosciuto, sicuramente per timore di dimenticare di adorare una divinità.

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Acalia & Marta
Parabole per i nostri giorni (prima parte)
Carl-Bloch-Sermon-on-the-Mount
Cos'hanno da dirci le parabole di Gesù? Hanno relazione coi nostri giorni? Per prima cosa dobbiamo identificarle e comprendere quali di esse hanno un risvolto profetico. Per fare un esempio contrario, la parabola del figlio prodigo contiene un grandissimo insegnamento per noi ma non è profetica, non annuncia nessun avvenimento! Come facciamo dunque a distinguere i tipi di parabole? Come al solito, è molto semplice: ci atterremo a ciò che disse Gesù Cristo stesso, senza aggiungere né togliere. Limiteremo le interpretazioni ai soli elementi che si possono evincere direttamente dai racconti o da altri particolari scritti e attinenti. Per il resto ci accontenteremo volentieri della risposta del Signore: "Non sta a voi acquistar conoscenza dei tempi o delle stagioni che il Padre ha posto nella propria autorità”. – Atti 1:7
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