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Cibo per i Testimoni di Geova riflessivi
“‘Ma in quanto a te, tu continui a cercare grandi cose per te stesso. Non continuare a cercare. Poiché, ecco, io farò venire la calamità su ogni carne’, è l’espressione di Geova, ‘e certamente ti darò la tua anima come spoglia in tutti i luoghi nei quali andrai’”
Importante: Questo sito non pretende di possedere la verità. Il lettore dovrebbe essere in grado di usare discernimento, esaminando attentamente le Scritture per vedere se queste cose sono così. (Atti 17:11)
Perimeno
La Grande Tribolazione - Il “giorno di Geova” ad Har-Maghedon?
“Poiché allora ci sarà grande tribolazione come non è accaduta dal principio del mondo fino ad ora, no, né accadrà più. Infatti, a meno che quei giorni non fossero abbreviati, nessuna carne sarebbe salvata; ma a motivo degli eletti quei giorni saranno abbreviati.” - Matteo 24:21,22

Il giorno di Geova e Har-Maghedon
“Ecco, viene un giorno che appartiene a Geova”. (Zaccaria 14:1,7) Diverse espressioni fanno referenza a questo giorno nella Bibbia: “Il giorno di Geova” (Isaia 13:9; 1 Tessalonicesi 5:2), “Il giorno del furore di Geova” (Ezechiele 7:19), “Il grande giorno di Geova è vicino” (Sofonia 1:14), “Il gran giorno dell’Iddio Onnipotente”, “Har-Maghedon”. Per quanto riguarda quel giorno, Geova disse: “E certamente mi magnificherò e mi santificherò e mi farò conoscere davanti agli occhi di molte nazioni; e dovranno conoscere che io sono Geova”. Come Geova si magnificherà e si santificherà davanti agli occhi di molte nazioni nel giorno che gli appartienne? Accadrà quando “espressioni ispirate da demoni … vanno dai re dell’intera terra abitata, per radunarli alla guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Har-Maghedon. (Rivelazione 16:14,16) Queste espressioni ispirate da demoni provengono dal loro capo, Satana il Diavolo, il nemico di Dio e di suo popolo. (Matteo 9:34; 1 Pietro 5:8) Nel libro di Ezechiele, Satana, sotto il nome enigmatico o simbolico di Gog, è rappresentato allorché raccoglie tutte le nazioni contro Dio, suo figlio e suoi fedeli servitori. The New Schaff-Herzog Encyclopedia of Religious Knowledge fa il seguente commento: “Gog appare come il capo dell’ultimo attacco ostile delle potenze mondiali contro il regno di Dio”. Vedi Ezechiele 38:14-22 Il libro della Rivelazione ci dà un’anteprima di questa guerra di Har-Maghedon dove le armi celesti di Dio sono guidate da un cavaliere bianco, identificato come “l’agnello”, “la Parola di Dio” e “Re dei re e Signore dei Signori”. (Rivelazione 17:14; 19:11-16) La guerra sarà decisiva. Significherà la fine di tutti i nemici di Dio, come descritto in Rivelazione 19:19-21:
“E vidi la bestia selvaggia e i re della terra e i loro eserciti radunati per far guerra contro colui che sedeva sul cavallo e contro il suo esercito. E la bestia selvaggia fu presa, e con essa il falso profeta che aveva compiuto davanti ad essa i segni con cui aveva sviato quelli che avevano ricevuto il marchio della bestia selvaggia e quelli che rendono adorazione alla sua immagine. Mentre erano ancora vivi, furono entrambi scagliati nel lago di fuoco che brucia con zolfo. Ma i restanti furono uccisi con la lunga spada di colui che sedeva sul cavallo, la quale spada usciva dalla sua bocca. E tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni.”
Nessuno sarà in grado di evitare di essere coinvolto nell’evento causato da giorno di Geova. La sua guerra sarà contro tutti i malvagi della terra. (Salmo 37:10,20; 2 Pietro 3:5-7) Prestiamo attenzione alla descrizione fatta dal profeta Sofonia:
“Il grande giorno di Geova è vicino. È vicino, e si affretta moltissimo. Il suono del giorno di Geova è amaro. Là un uomo potente emette un grido. Quel giorno è un giorno di furore, un giorno di strettezza e di angoscia, un giorno di bufera e di desolazione, un giorno di tenebre e di caligine, un giorno di nuvole e di fitta oscurità, un giorno di corno e di segnale d’allarme contro le città fortificate e contro le alte torri d’angolo. E certamente causerò angustia al genere umano, e di sicuro cammineranno come uomini ciechi; perché hanno peccato contro Geova. E il loro sangue sarà in effetti versato come la polvere, e le loro viscere come lo sterco. Né il loro argento né il loro oro li potrà salvare nel giorno del furore di Geova; ma dal fuoco del suo zelo sarà divorata l’intera terra, perché egli farà uno sterminio realmente terribile di tutti gli abitanti della terra” - Sofonia 1:14-18
La profezia spiega che il giorno di Geova sarà un giorno di strettezza e angoscia, di bufera e desolazione, di tenebre e caligine. Si arriverà allo “sterminio realmente terribile di tutti gli abitanti della terra”. Questo sarà di gran lunga il periodo più difficile della storia umana.
La Grande Tribolazione
Anche Gesù ha parlato di questo tempo di strettezza, o tribolazione. Ne sottolinea la gravità dicendo che questa tribolazione sarà unica nella storia umana.
Poiché allora ci sarà grande tribolazione come non è accaduta dal principio del mondo fino ad ora, no, né accadrà più. Infatti, a meno che quei giorni non fossero abbreviati, nessuna carne sarebbe salvata; ma a motivo degli eletti quei giorni saranno abbreviati. - Matteo 24:21,22
La grande tribolazione descrive il giorno di Geova. Mai prima ci sarà stato un tale periodo di strettezza, o tribolazione, e non ce ne sarà mai più uno uguale. Sarà così grave, così terribile, di una portata tale che, se Dio non interveniva per abbreviarlo, non ci sarebbero sopravvissuti. Ma, come lo disse Gesù, a causa degli eletti, Dio abbrevierà il suo giorno di furore, il tempo della grande tribolazione. Ciò indica che ci saranno superstiti. Il profeta Isaia anche lui indica che alcuni sfuggiranno al giorno di Geova.
Ecco, lo stesso giorno di Geova viene, crudele sia con furore che con ira ardente, per fare della terra un oggetto di stupore, e per annientare da essa i peccatori … Renderò l’uomo mortale più raro dell’oro raffinato, e l’uomo terreno più raro dell’oro di Ofir. Perciò farò agitare lo stesso cielo, e la terra sobbalzerà dal suo luogo al furore di Geova degli eserciti e nel giorno della sua ira ardente. - Isaia 13:9-13
“L’uomo terreno più raro dell’oro di Ofir”. L’oro di Offir è un simbolo dei più appropriato per descrivere i superstiti, perché era un oro famoso per la sua massima qualità. (Giobbe 28:15,16; 1 Re 9:27,28) Tramite il suo profeta Sofonia, Geova dice all’uomo mortale quale azioni deve intraprendere prima dell’arrivo del giorno che incuterà timore per essere “nascosto”.
Prima che lo statuto partorisca alcuna cosa, prima che il giorno sia passato proprio come la pula, prima che venga su di voi l’ardente ira di Geova, prima che venga su di voi il giorno dell’ira di Geova, cercate Geova, voi tutti mansueti della terra, che avete praticato la Sua propria decisione giudiziaria. Cercate la giustizia, cercate la mansuetudine. Probabilmente potrete essere nascosti nel giorno dell’ira di Geova. - Sofonia 2:2,3
Prima che venga il giorno dell’ira di Geova, sarà stato necessario essere un adoratore del vero Dio e ricercare la giustizia e la mansuetudine per essere in grado di essere nascosto e sopravvivere. (Salmo 37:11,29; Matteo 5:5; 6:33) Più avanti nella Bibbia, si parla di una grande folla che possiede tutte le qualità per sopravvivere alla più grande delle tribolazione. Nella Rivelazione, Giovanni ne ebbe la visione:
Dopo queste cose vidi, ed ecco, una grande folla, che nessun uomo poteva numerare, di ogni nazione e tribù e popolo e lingua, che stavano in piedi dinanzi al trono e dinanzi all’Agnello, vestiti di lunghe vesti bianche; e nelle loro mani c’erano rami di palme. E continuano a gridare ad alta voce, dicendo: “La salvezza la dobbiamo al nostro Dio, che siede sul trono, e all’Agnello” … “Questi sono quelli che vengono dalla grande tribolazione, e hanno lavato le loro lunghe vesti e le hanno rese bianche nel sangue dell’Agnello.” – Rivelazione 7:9-14
In conformità con le istruzioni divine per la sopravvivenza, come lo dice Sofonia, i componenti di questa grande moltitudine avevano cercato Geova e accettato il riscatto di suo figlio, lavando le loro lunghe veste e rendendole bianche nel suo sangue prima del giorno dell’ira di Geova. Facevano parte della sua casa prima dell’inizio della tribolazione e sono stati salvati “con difficoltà” quando il giorno del giudizio ha cominciato sulla propria casa di Dio. -  1 Pietro 4:17,18 Dopo che Dio avrà giudicato la sua casa, non ci sarà bisogno di un secondo giudizio nel futuro, come se doveva essere un afflusso di persone che avranno bisogno di essere giudicati. Il popolo di Geova sarà “lavato” e Dio lo nasconderà nel giorno della sua ira. Questo giorno del suo furore e della sua ira comincerà immediatamente dopo aver giudicato la sua casa, quando rivolgerà la sua attenzione a Babilonia la Grande. Tutti quelli che saranno trovati all’interno di essa condivideranno la sua sorte, avendo ignorato l’avviso di “uscire da essa”. (Rivelazione 18:4) La sua distruzione sarà rapida, in una ‘sola ora’. (Rivelazione 17:15-17; 18:8,10,17,19) Succederà proprio quello che Pietro ha chiesto: “E se il giusto è salvato con difficoltà, dove si mostreranno l’empio e il peccatore?”. - 1 Pietro 4:18 Ubbidire a Dio e osservare i suoi comandi saranno stati la chiave per la sopravvivenza. L’apostolo Paolo dice a proposito di questo:
Ciò comprende che è giusto da parte di Dio rendere tribolazione a quelli che vi fanno tribolare, ma, a voi che soffrite tribolazione, sollievo con noi alla rivelazione del Signore Gesù dal cielo con i suoi potenti angeli in un fuoco fiammeggiante, allorché recherà vendetta su quelli che non conoscono Dio e su quelli che non ubbidiscono alla buona notizia intorno al nostro Signore Gesù. Questi stessi subiranno la punizione giudiziaria della distruzione eterna dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua forza, 10 al tempo in cui verrà per essere glorificato riguardo ai suoi santi e per essere considerato in quel giorno con meraviglia riguardo a tutti quelli che esercitarono fede, perché la testimonianza che demmo fu accolta con fede fra voi. - 1 Tessalonicesi 1:6:10
Dopo aver distrutto il sistema secolare di adorazione demoniaco, Babilonia la Grande, Geova farà la guerra alle nazioni. - 1 Corinti 10:20
Poiché il giorno di Geova contro tutte le nazioni è vicino. Nel modo in cui hai fatto, sarà fatto a te. La tua sorta di trattamento ricadrà sulla tua propria testa. - Abdia 15
Ecco, viene un giorno che appartiene a Geova, e le tue spoglie certamente saranno ripartite in mezzo a te. E certamente raccoglierò tutte le nazioni contro Gerusalemme per la guerra … Geova certamente uscirà e farà guerra contro quelle nazioni come nel giorno in cui fece guerra, nel giorno del combattimento. - Zaccaria 14:1-9
Effettivamente, Geova farà la guerra contro tutte le nazioni durante la sua battaglia di Har-Maghedon, mentre suo figlio sarà alla testa degli eserciti celesti. Sarà la tribolazione peggiore che il mondo avrà mai conosciuto durante i migliaia di anni d’esistenza, e non ne accadrà mai più una del genere. Niente o nessuno potrà liberarle. Gli oggetti preziosi che fino a quel giorno avranno fatto girare l’economia si riveleranno inutili.
Getteranno il loro medesimo argento nelle vie, e il loro proprio oro diverrà una cosa orrenda. Né il loro argento né il loro oro li potranno liberare nel giorno del furore di Geova. Non sazieranno le loro anime, e non riempiranno i loro intestini, poiché è divenuto una pietra d’inciampo che causa il loro errore. - Ezechiele 7:19
Non possiamo nemmeno imaginare quanto sarà violente il giorno di Geova. Ma arriverà sicuramente, perché il nostro creatore ci ha avvertito chiaramente. In modo che comprendiamo bene, ci ha spiegato ciò che sta per fare, perché abbiamo bisogno di agire prima dell’arrivo del giorno del furore. Geova ci ha preparato una via di fuga, e dipende del nostro desiderio di obbedire e di agire in armonia con quello che ha detto per salvarci.
“Immediatamente dopo la tribolazione di quei giorni”
Le parole di Gesù in Matteo 24:29, “Immediatamente dopo la tribolazione di quei giorni”, hanno incitato alcuni a pensare che la grande tribolazione e Har-maghedon sono due eventi distinti e separati. Questo non è possibile. Quello che segue è un punto di vista scritturale alternativo di questi eventi. Dato che Gesù ha parlato in un linguaggio simbolico del “sole [che] sarà oscurato”, della “luna [che] non darà la sua luce” e delle “stelle [che] cadranno dal cielo”, l’intendimento corretto non sarà chiaro prima dell’arrivo del tempo del loro compimento. Magari ci renderemmo forse conto ch non abbiamo capito correttamente Gesù quando ha detto “Immediatamente dopo la tribolazione di quei giorni”. Quando Gesù disse che “ci sarà grande tribolazione come non è accaduta dal principio del mondo fino ad ora, no, né accadrà più”, escluse la possibilità di un’altra  futura tribolazione con una tale intensità. Sarà la più grande tribolazione di tutti i tempi. Questo è chiarissimo. Gesù non usò un linguaggio simbolico per darci quest’informazione. Ma quello che accadrà prima, durante e immediatamente dopo la tribolazione ci è dato in segni che non capiremo prima dell’adempimento. Molti sostengono di avere un discernimento speciale dell’interpretazione di tali eventi. Attraverso i secoli, e in particolare nei nostri giorni, tutte queste spiegazioni hanno dovuto essere scartate, per essere sostituite da altre. Tuttavia, la verità è che dei “tempi o stagioni” non sta a noi acquistar conoscenza. Come ha detto Gesù, sono cose “che il Padre ha posto nella propria autorità”. - Atti 1:7 Questo è il motivo perché Geova ha ritenuto opportuno fare scrivere queste informazioni in segni e di rinviare la loro comprensione al momento della loro realizzazione, o anche dopo che queste cose abbiano avuto luogo. (Daniele 12:4,9) In Rivelazione 1:1, ci è dette che Gesù dà la rivelazione ricevuta da Dio in “segni”. (Dal greco “semaino” che significa, secondo il dizionario Strong, “dare un segno, significare, indicare”; to sema: il segno, il segnale) Pertanto, invece di impostare il tempo della grande tribolazione secondo la nostra personale conoscenza degli eventi che G esù ha descritto in maniera simbolica, compreso il libro della Rivelazione, abbiamo bisogno di collocare gli eventi nel periodo di tempo del quale siamo sicuri riguardo a questa tribolazione. Sofonia ha scritto: “Né il loro argento né il loro oro li potrà salvare nel giorno del furore di Geova; ma dal fuoco del suo zelo sarà divorata l’intera terra, perché egli farà uno sterminio realmente terribile di tutti gli abitanti della terra”. (Sofonia 1:18) Se si tratta di una descrizione di Har-Maghedon, allora è peggio della grande tribolazione, no? Perché “tutti gli abitanti della terra” saranno sterminati. Ma se si tratta invece della descrizione della grande tribolazione, allora chi rimarrà per perire ad Har-Maghedon? La profezia di Gesù a proposito della grande tribolazione è chiara, senza mezzi termini. I superstiti avranno dovuto agire prima. Ma una volta la tribolazione finita, non c’è niente che possono fare per influenzare gli eventi che il padre ha posto nella propria autorità. Ecco perché Gesù parla con un linguaggio simbolico quando dice nella profezia:
Immediatamente dopo la tribolazione di quei giorni il sole sarà oscurato, e la luna non darà la sua luce, e le stelle cadranno dal cielo, e le potenze dei cieli saranno scrollate. E allora il segno del Figlio dell’uomo apparirà nel cielo, e allora tutte le tribù della terra si percuoteranno con lamenti, e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo con potenza e gran gloria. Ed egli manderà i suoi angeli con gran suono di tromba, e raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un’estremità all’altra dei cieli. - Matteo 24:29-31
Anche se non sta a noi acquistar conoscenza di tutti i dettagli di questa profezia, possiamo comunque considerare il significato del periodo che segue immediatamente la tribolazione. Subito dopo che Geova avrà provocato il suo giorno di vendetta su tutte le nazioni, arriverà il momento di realizzare il suo disegno verso la terra e di benedire gli uomini fedeli. Quelli che avranno messo la loro fiducia in Geova e che hanno agito secondo l’avvertimento durante la proclamazione della buono notizia del regno saranno in una situazione inedita; mai prima così tante persone avranno avuto l’opportunità di sopravvivere ad una distruzione globale dei malvagi e avranno avuto diritto ad un nuovo inizio per adorare Geova, senza subire l’influenza di forze spirituali cattive. Per mezzo del regno governato da Gesù Cristo, i benefici del riscatto si applicheranno a tutta l’umanità. Ora, a che cosa devono aspettarsi i sopravvissuti alla grande tribolazione? In linguaggio simbolico, Gesù spiegò:
“il sole sarà oscurato, e la luna non darà la sua luce”
Gesù disse che “Immediatamente dopo la tribolazione di quei giorni il sole sarà oscurato, e la luna non darà la sua luce. Capiamo benissimo che non succederà in maniera letterale. Quando Pietro parlò alla grande folla il giorno della pentecoste e spiegò i fenomeni dei i quale erano stati testimoni al versamento dello spirito santo, quotò la profezia di Gioelle 2:28,32:
Ma Pietro, stando in piedi con gli undici, alzò la voce e, rivolgendosi loro, si espresse così: “Uomini di Giudea e voi tutti, abitanti di Gerusalemme, vi sia noto questo e prestate orecchio alle mie parole. Questi, in realtà, non sono ubriachi, come voi supponete, poiché è la terza ora del giorno. Al contrario, questo è ciò che fu detto per mezzo del profeta Gioele: ‘“E negli ultimi giorni”, dice Dio, “verserò del mio spirito su ogni sorta di carne, e i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno e i vostri giovani vedranno visioni e i vostri vecchi sogneranno sogni; e anche sui miei schiavi e sulle mie schiave verserò in quei giorni del mio spirito, e profetizzeranno. E farò portenti nel cielo di sopra e segni sulla terra di sotto, sangue e fuoco e vapor di fumo; il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue prima che arrivi il grande e illustre giorno di Geova. E chiunque invocherà il nome di Geova sarà salvato”’. - Atti 2:14-21
Pietro intendeva che in quella occasione Dio aveva prodotto sangue, fuoco e vapor di fumo? Il sole si mutò forse in tenebre e la luna in sangue? Allora, se questi fenomeni non si sono prodotti alla lettera il giorno storico della pentecoste (anche se alcuni lo pretendono), perché Pietro li menzionò? Avrà fatto un’applicazione errata? O potrebbe essere che siamo noi che leggiamo nelle profezie simboliche di Geova cose che non sono secondo l’intendimento giusto? I fenomeni soprannaturali di Gioelle si applicavano alla pentecoste, o diversamente Pietro non li avrebbe citati, ma non nel modo che pensano molti studenti della Bibbia. Per esempio, la luna mutandosi in sangue: potrebbe far referenza al sangue versato da Gesù il giorno della luna piena, il 14 Nisan? Quando Geova diede la legge al popolo israelita al Monte Sinai e concluse un patto con loro, rese la sua potenza evidente facendo letteralmente tremare e fumare la montagna. Ci furono lampi e tuoni, fumo e fuoco e una densa nuvola che causò tenebre e oscurità, “per il fatto che Geova era sceso su di esso nel fuoco”. - Esodo 19:16-18
Così vi avvicinaste e steste ai piedi del monte, e il monte ardeva con fuoco fino in mezzo al cielo; c’erano tenebre, nuvole e fitta oscurità. - Deuteronomio 4:11
Allora, perché Geova causò eventi ispirando forti timori al Monte Sinai? Cercava solo di imprimere nella mente del suo popolo che egli è l’onnipotente? O c’era più di questo? Sappiamo che Geova fa uso di simboli in una larga misura quando comunica con il suo popolo. La sua parola la Bibbia abbonda in simbolismi. Perché fece bruciare la montagna, illuminando così l’oscurità? Cosa simboleggiano le tenebre, le nuvole e la fitta oscurità? Avrà forse voluto dimostrare che egli è la fonte della luce, che oltre a lui non ci sono che tenebre, nuvole e fitta oscurità? (Isaia 60:2) O allora che la legge che stava per dare al suo popolo in quella occasione significava per loro luce e vita? (Salmo 119:105; Proverbi 6:23; Isaia 51:4) per comprendere il linguaggio simbolico di Geova, abbiamo bisogno di essere in grado di discernere cosa rappresenta con questo; Abbiamo bisogno di vederlo dal punto di vista di Geova. In assenza di una corretta interpretazione, ci imbucheremmo in una strada sbagliata e avremmo false speranze. I fenomeni menzionati dall’apostolo Pietro, mentre citava la profezia di Gioelle, si riferiscono in maniera simbolica al fatto che Geova ha fatto sentire la sua potenza alla pentecoste, come l’aveva fatto al Monte Sinai, allorché una nuova alleanza sostituiva la vecchia? Il sole che si muta in tenebre e la luna in sangue rappresentano la stessa cosa che le tenebre, la nuvola e l’oscurità fitta della prima manifestazione? Quando ha versato lo spirito santo sui 120 discepoli, consentiva loro di brillare con la loro propria luce, come l’aveva fatto suo figlio quando era con loro? (Matteo 5:14; Giovanni 12:35,36) Era questo il significato delle langue di fuoco? - Atti 2:3 Anche se i discepoli erano a conoscenza della profezia di Gioelle, non sono stati in grado di prevedere gli eventi di quel giorno. Allo stesso modi, neanche noi possiamo conoscere in anticipo l’adempimento dettagliato di alcuni eventi che si realizzeranno “Immediatamente dopo la tribolazione di quei giorni”. Tutta forma di governo terrestre sarà sparito dopo la grande tribolazione. È un fatto sicuro. Daniele profetizzò il regno di Dio, rappresentato da una pietra ragliata dalla montagna, ma non da mani umane, che stritola tutti i regni e diventa un ampio monte e riempi la terra. Sì, il regno di Dio, per il quale Gesù ci ha insegnato a pregare, avrà preso il suo potere e governerà. (Daniele 2:34-45; Matteo 6:10) Suo regno brillerà come brillò il Monte Sinai quando “ardeva con fuoco fino in mezzo al cielo”. In Isaia questo regno è descritto come avendo una luminosità tale che, comparativamente, “la luna piena si è confusa, e il [sole] splendente ha provato vergogna, poiché Geova degli eserciti è divenuto re sul monte Sion”. (Isaia 24:23) In questo modo, potremo dire che Immediatamente dopo la tribolazione sarà come se “il sole sarà oscurato, e la luna non darà la sua luce”.
“e le stelle cadranno dal cielo, e le potenze dei cieli saranno scrollate”
C’è ancora una battaglia da combattere per il re ora al potere, Gesù Cristo. L’umanità deve ora essere liberata dal dominio di Satana e dei suoi angeli demoniaci prima che ci sia pace. (Giovanni 12:31) Pertanto, Immediatamente dopo la grande tribolazione su tutte le nazioni, satana e i suoi demoni saranno messi fuori combattimento.
E vidi scendere dal cielo un angelo con la chiave dell’abisso e una grande catena in mano. Ed egli afferrò il dragone, l’originale serpente, che è il Diavolo e Satana, e lo legò per mille anni. E lo scagliò nell’abisso e chiuse e sigillò questo sopra di lui, affinché non sviasse più le nazioni fino a quando fossero finiti i mille anni. Dopo queste cose dev’essere sciolto per un po’ di tempo. - Rivelazione 20:1-3
Possiamo imaginare che Gesù abbia fatto riferimento a questo episodio quando disse “le stelle cadranno dal cielo, e le potenze dei cieli saranno scrollate”? - confrontare con Rivelazione 12:3,4,7-9; Efesini 6:12
“E allora il segno del Figlio dell’uomo apparirà nel cielo”
L’apostolo Giovanni aveva avuto una visione di un grande segno nel cielo al momento della nascita del regno messianico. (Rivelazione 12:1-15; Daniele 7:13,14) Allo scopio della grande tribolazione, questo regno è già nato. Esercita il suo potere e la sua autorità eliminando tutti gli altri regni. La grande folla dei superstiti ha visto e ha capito cos’è il grande segno nei cieli. Capiranno anche il segno del Figlio dell’Uomo che apparirà nel cielo, quando il loro re Gesù Cristo si farà riconoscere agli sopravvissuti della tribolazione, perché “li guiderà alle fonti delle acque della vita”. - Rivelazione 7:17
“e allora tutte le tribù della terra si percuoteranno con lamenti”
Chi possono essere “tutte le tribù della terra” che “si percuoteranno con lamenti”? La parola originale greca si riferisce a delle incisioni che si facevano in segno di lutto. Gesù non fa alcuna menzione di una distruzione futura delle nazioni dopo la grande tribolazione. Pertanto, queste “tribù della terra” devono far riferimento a coloro che sono sopravvissuti. Chi sono, questi sopravvissuti? Gli eletti, coloro per quali Geova ha abbreviato quei giorni, e la grande folla che proviene “di ogni nazione e tribù e popolo e lingua”. (Rivelazione 7:9,14) Perché mai dovrebbero piangere e gemere? Non hanno buoni ragioni di essere gioiosi, essendo sopravvissuti alla più grande delle tribolazione? Proviamo a metterci nella pelle dei superstiti alla distruzione delle torri gemelli del World Trade Center di New York, l’11 Settembre 2001. Dimostravano un viso radioso per essere vivi, o allora sembravano piuttosto traumatizzati? Possiamo imaginare il dolore di quelli che saranno stati testimoni e saranno sopravvissuti alla più severa distruzione che il mondo avrà mai conosciuto? Forse avranno perso amici, parenti, conoscenti o vicino? Forse saranno stati in un costante stato di paura per tutta la durata della tribolazione, preoccupati di sapere se fossero degni della protezione di Geova. Le emozioni dei sopravvissuti potrebbero essere le stesse che quelli che sono stati testimoni della distruzione di Gerusalemme ai giorni di Geremia.
Oh i miei intestini, i miei intestini! Sento penosi dolori nelle pareti del mio cuore. Il mio cuore è tumultuoso dentro di me. Non posso tacere, poiché la mia anima ha udito il suono del corno, il segnale d’allarme di guerra. È stato chiamato crollo su crollo, poiché l’intero paese è stato spogliato. All’improvviso sono state spogliate le mie tende, in un momento i miei teli di tenda. Fino a quando continuerò a vedere il segnale, continuerò a udire il suono del corno? Poiché il mio popolo è stolto. Non mi hanno prestato attenzione. Sono figli non saggi; e non sono quelli che hanno intendimento. Sono saggi per fare il male, ma per fare il bene in effetti non hanno conoscenza. Vidi il paese, ed ecco, era vuoto e vacuo; e nei cieli, e la loro luce non c’era più. Vidi i monti, ed ecco, sobbalzavano, e i colli stessi erano tutti scossi. Vidi, ed ecco, non c’era uomo terreno, e le creature volatili dei cieli eran tutte volate via. Vidi, ed ecco, il frutteto stesso era un deserto, e tutte le sue medesime città erano state demolite. Era a causa di Geova, a causa della sua ira ardente. - Geremia 4:19-26
Benché sopravvisse alla distruzione di Gerusalemme, Geremia si lamentò così:
Non è nulla per tutti voi che passate per la via? Guardate e vedete. Esiste alcun dolore come il mio dolore che mi è stato severamente inflitto, con cui Geova ha causato sconforto nel giorno della sua ira ardente? - Lamentazioni 1:12
Non dobbiamo imaginare che la terra sarà un paradiso subito dopo la tribolazione. Tutto avrà un aspetto desolato e buio, come hanno descritto i profeti. Geova non prova alcun diletto nella morte di qualcuno malvagio, ma piuttosto che si ritragga dalle sue vie ed effettivamente continui a vivere. (Ezechiele 18:23) Non condividiamo gli stessi sentimenti di Geova? Senza dubbio i superstiti avranno bisogno di essere confortati. Dio ha fatto loro la promessa, in relazione con il giorno di esecuzione dei suoi nemici:
Come un uomo che la sua propria madre continua a confortare, così io stesso continuerò a confortare voi … E certamente vedrete, e il vostro cuore dovrà esultare, e le vostre medesime ossa germoglieranno proprio come tenera erba. E la mano di Geova certamente si farà conoscere ai suoi servitori, ma egli in effetti denuncerà i suoi nemici. Poiché, ecco, Geova stesso viene proprio come un fuoco, e i suoi carri sono simili a un uragano, per rendere la sua ira con assoluto furore e il suo rimprovero con fiamme di fuoco. Poiché come un fuoco Geova stesso assumerà infatti la controversia, sì, con la sua spada, contro ogni carne; e gli uccisi da Geova certamente diverranno molti. Poiché proprio come i nuovi cieli e la nuova terra che io sto per fare stanno dinanzi a me”, è l’espressione di Geova, “così continueranno a stare la vostra progenie e il vostro nome.” - Isaia 66:13-16,22
Sì, i lamenti dei superstiti alla grande tribolazione si trasformeranno presto in gioia allorché li conforterà, quando le loro ossa germoglieranno come tenera erba e che la mano di Geova si farà conoscere, in contrasto con quello che Dio ha fatto per i suoi nemici. Anche Geremia mostra Geova confortando il suo popolo in quel momento:
In quel tempo la vergine si rallegrerà nella danza, anche i giovani e i vecchi, tutti insieme. E certamente cambierò il loro cordoglio in esultanza, e li conforterò e li farò rallegrare dalla loro mestizia. -  Geremia 31:13
A proposito della grande folla dei superstiti, viene detto che Geova “spiegherà su di loro la sua tenda … e asciugherà ogni lacrima dai loro occhi”. Sì, immediatamente dopo la tribolazione Geova dovrà confortare i superstiti in lutto. - Rivelazione 7:15-17
“e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo con potenza e gran gloria”
Tornado al tempo di Mosè, all’epoca Geova aveva liberato il suo popolo d’Egitto e lo aveva condotto al Monte Sinai dove aveva fatto un patto con lui. Il profeta Malachia attira la nostra attenzione su questa occasione in connessione con il giorno di Geova.
“Poiché, ecco, viene il giorno che arde come una fornace, e tutti i presuntuosi e tutti quelli che operano malvagità devono divenire come la stoppia. E il giorno che viene certamente li divorerà”, ha detto Geova degli eserciti, “così che non lascerà loro né radice né ramo. E per voi che avete timore del mio nome certamente rifulgerà il sole della giustizia, con la guarigione nelle sue ali; e in effetti uscirete e calpesterete il suolo come vitelli ingrassati. E certamente calpesterete i malvagi, poiché diverranno come polvere sotto la pianta dei vostri piedi nel giorno in cui agirò”, ha detto Geova degli eserciti. “Ricordate la legge di Mosè mio servitore con la quale gli comandai in Horeb riguardo a tutto Israele, sì, regolamenti e decisioni giudiziarie.” - Malachia 4:1-4
Perché attirare l’attenzione di ‘quelli che hanno timore di Geova’, i superstiti della grande tribolazione, sul tempo in cui il popolo di Dio ricevé la legge di Mosè in Horeb, vale a dire il Monte Sinai? Forse a causa degli eventi che hanno avuto luogo in quella occasione. Geova fece uso di terribili manifestazioni della sua presenza per instillare il timore a suo popolo, in modo che non dimentichi come ha ricevuto la legge e per essere sicuro che obbedirà nel futuro.
E il terzo giorno quando si fece mattina avvenne che c’erano tuoni e lampi, e una densa nuvola sul monte e un altissimo suono di corno, tanto che tutto il popolo che era nel campo tremava. Ora Mosè fece uscire il popolo dal campo incontro al vero Dio, e stettero ai piedi del monte. E il monte Sinai fumava tutto, per il fatto che Geova era sceso su di esso nel fuoco; e il fumo d’esso ascendeva come il fumo di una fornace da mattoni, e l’intero monte tremava moltissimo. Quando il suono del corno si andava facendo sempre più alto, Mosè parlava, e il vero Dio gli rispondeva con una voce. - Esodo 19:16-19
Ora tutto il popolo vedeva i tuoni e lo sfolgorio dei lampi e il suono del corno e il monte fumante. Quando il popolo lo vide, tremava e se ne stava a distanza. E dicevano a Mosè: “Parla tu con noi, e lasciaci ascoltare; ma non parli Dio con noi affinché non moriamo”. Mosè disse dunque al popolo: “Non temete, poiché il vero Dio è venuto allo scopo di mettervi alla prova, e perché il timore di lui duri davanti alle vostre facce affinché non pecchiate”. E il popolo se ne stava a distanza, ma Mosè si accostò all’oscura massa di nuvole dov’era il vero Dio. - Esodo 20:18-21
Geova fornì la prova visibile della sua presenza con tuoni, lampi, densa nuvola e altissimo suono di corno. Tutta la montagna tremava e c’era fumo e fuoco, simboleggiando che Geova scendeva verso loro. Mosè spiegò il motivo di queste manifestazioni: “perché il timore di lui duri davanti alle vostre facce affinché non pecchiate”. Anche se il popolo aveva visto le dieci piaghe che si erano abbattute sugli egiziani e l’esercito di Faraone distrutto nel mar rosso, aveva ancora bisogno di manifestazioni più personale della potenza di Geova affinché siano impresse in loro le severe conseguenze della disubbidienza alla legge che stavano per ricevere il questo giorno. Chissà se Geova non vorrà fare uso di eventi ispirando il timore ai superstiti della grande tribolazione per la stessa ragione? L’apostolo Paolo fece un’applicazione moderna degli eventi del Monte Sinai a quelli che si avvicinano ad un Monte Sion e ad una città celeste del Dio vivente, la Gerusalemme celeste.
Poiché voi non vi siete accostati a ciò che può toccarsi e che è stato acceso con fuoco, né a un’oscura nube né a fitte tenebre né a tempesta, né a squillo di tromba né alla voce di parole; udendo tale voce il popolo implorò che non fosse aggiunta loro alcuna parola. Poiché non sopportavano il comando: “E se una bestia tocca il monte, dev’essere lapidata”. E lo spettacolo era così spaventevole che Mosè disse: “Sono timoroso e tremante”. Ma vi siete accostati al monte Sion e alla città dell’Iddio vivente, la Gerusalemme celeste, e a miriadi di angeli, in generale assemblea, e alla congregazione dei primogeniti che sono stati iscritti nei cieli, e a Dio Giudice di tutti, e alle vite spirituali dei giusti che sono stati resi perfetti, e a Gesù mediatore di un nuovo patto, e al sangue di aspersione, che parla in modo migliore del sangue di Abele. Guardatevi dal rifiutare colui che parla. Poiché se non sfuggirono quelli che rifiutarono colui che dava sulla terra divino avvertimento, quanto meno sfuggiremo noi se voltiamo le spalle a colui che parla dai cieli. Allora la sua voce scosse la terra, ma ora egli ha promesso, dicendo: “Ancora una volta scuoterò non solo la terra ma anche il cielo”. Ora l’espressione “ancora una volta” significa la rimozione delle cose scosse come di cose fatte, affinché le cose non scosse rimangano. -  Ebrei 12:18-27
Se Mosè stesso tremava a causa delle potenti manifestazioni della presenza di Geova sul Monte Sinai, possiamo imaginare quanto più lo era il popolo. Sarà a quello che dobbiamo aspettarci “Immediatamente dopo la tribolazione”? È un’indicazione della maniera che i sopravviventi alla tribolazione “vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo con potenza e gran gloria”? (Matteo 24:30) Ci saranno manifestazioni visibili per simile ragioni?
“Ed egli manderà i suoi angeli con gran suono di tromba, e raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un’estremità all’altra dei cieli”
Geova ha abbreviato i giorni della grande tribolazione a motivo degli eletti, diversamente nessuna carne sarebbe stata salvata, neanche la loro. Ora, è tempo per il Figlio dell’Uomo di mandare i suoi angeli con gran suono di tromba, (un’evocazione del suono di corno sentito al Monte Sinai) per radunare i suoi eletti dai quattro venti, da un’estremità all’altra dei cieli. (Matteo 24:31) Questo sembra indicare che ci saranno effettivamente degli eletti unti sulla terra che sopravviveranno alla distruzione di questo sistema. I “quattro venti” menzionati da Gesù, dai quali sono radunati i suoi eletti, ci ricordano i “quattro venti” di Rivelazione. Sono associati alla grande tribolazione.
Dopo questo vidi quattro angeli in piedi ai quattro angoli della terra, che trattenevano i quattro venti della terra, affinché nessun vento soffiasse sulla terra né sul mare né su alcun albero. E vidi un altro angelo che ascendeva dal sol levante, il quale aveva il sigillo dell’Iddio vivente; e gridò ad alta voce ai quattro angeli ai quali fu concesso di danneggiare la terra e il mare, dicendo: “Non danneggiate la terra né il mare né gli alberi, finché non abbiamo suggellato gli schiavi del nostro Dio sulle loro fronti. - Rivelazione 7:1-3
Qui sono descritti quattro angeli che trattengono i quattro venti della terra per non fare del male alle terra e al mare, finché siano sigillati gli schiavi di Dio. Una volta fatta questa operazione, gli angeli liberano i quattro venti, il che porta alla grande tribolazione. Più in là nel capitolo, i versetti 9 & 14 parlano di una grande folla che è sopravvissuta alla tribolazione. Adesso, gli eletti devono essere radunati dai quattro venti. Evidentemente, questo raduno non può succedere prima che i venti siano liberati, perché non si parla dei “quattro venti” (la grande tribolazione) prima. Il Figlio dell’Uomo dà ora istruzione agli angeli perché radunino gli eletti, quelli per chi la tribolazione è stata abbreviata, da  un’estremità all’altra dei cieli. Senza dubbio, è arrivato il momento del matrimonio dell’agnello.
E udii ciò che era come la voce di una grande folla e come il suono di molte acque e come il suono di forti tuoni. Dissero: “Lodate Iah, perché Geova il nostro Dio, l’Onnipotente, ha cominciato a regnare. Rallegriamoci ed esultiamo, e diamo a lui la gloria, perché è arrivato il matrimonio dell’Agnello e la sua moglie si è preparata. Sì, le è stato concesso di adornarsi di lino fine, splendente e puro, poiché il lino fine rappresenta gli atti giusti dei santi. Rivelazione 19:6-8
Secondo i capitoli 17 a 19 della Rivelazione, sembra che il matrimonio dell’Agnello ha luogo subito dopo la distruzione di Babilonia la Grande e prima della distruzione delle nazioni. Ma dobbiamo ricordarci che il libro della Rivelazione non è scritto in ordine cronologico, e che non fu scritto con la divisione in capitoli e versetti. La distruzione di Babilonia la Grande e il matrimonio dell’Agnello, anche se sono stati scritti nello stesso rotolo, non furono messo in uno stesso capitolo quando Giovanni scrisse il suo libro. Non sembra ragionevole concludere che il matrimonio abbia luogo prima che Gesù abbia vinto tutti suoi nemici sulla terra, e che abbia gettato Satana e i suoi demoni nell’abisso. (Rivelazione 20:1-3) Gesù ha promesso ai suoi discepoli che andava per preparare loro un luogo, ma che verrà di nuovo per riceverli nella dimora del suo padre. (Giovanni 3:29; 14:2,3) Il matrimonio non si conclude prima che “Geova il nostro Dio, l’Onnipotente, ha cominciato a regnare”, per mezzo di suo figlio. (Luca 22:29,30; Rivelazione 3:21; 19:6) Di conseguenza, nella descrizione profetica degli eventi in salmo 45 il re intronizzato parte alla conquista dei suoi nemici (verso 1-7) e in seguito, il matrimonio è celebrato. (versi 8-15) Ma allora, potrebbe chiedere uno, visto che è scritto che la sposa dell’Agnello è adornata di lino fine, splendente e puro, secondo Rivelazione 19:8, non significa che partecipa anche lei alla guerra con suo marito contro “ i re della terra e i loro eserciti”? - Rivelazione 19:8,14,19 Chi si trova implicato in questa guerra contro le nazioni?
E vidi il cielo aperto, ed ecco, un cavallo bianco. E colui che vi sedeva sopra è chiamato Fedele e Verace, e giudica e guerreggia con giustizia. I suoi occhi sono una fiamma di fuoco, e sulla sua testa ci sono molti diademi. Egli ha un nome scritto che nessuno conosce se non lui solo, ed è adorno di un mantello asperso di sangue, e il suo nome è La Parola di Dio. E gli eserciti che erano nel cielo lo seguivano su cavalli bianchi, ed erano vestiti di lino fine, bianco e puro. E dalla sua bocca esce una lunga spada affilata, affinché colpisca con essa le nazioni, ed egli le pascerà con una verga di ferro. E calca lo strettoio del vino del furore dell’ira di Dio Onnipotente. E sul mantello, e sulla coscia, ha scritto un nome, Re dei re e Signore dei signori. - Rivelazione 19:11-16
Chi guida gli eserciti è chiamato “Fedele e verace”, conosciuto anche come “la Parola di Dio” e “Re dei re e Signore dei signori”. Non è nessun altro che Gesù Cristo. E chi sono “gli eserciti che erano nel cielo” e “lo seguivano su cavalli bianchi, ed erano vestiti di lino fine, bianco e puro”? Sono i suoi angeli, non la sua sposa. L’apostolo Paolo ci dice:
Ciò comprende che è giusto da parte di Dio rendere tribolazione a quelli che vi fanno tribolare, ma, a voi che soffrite tribolazione, sollievo con noi alla rivelazione del Signore Gesù dal cielo con i suoi potenti angeli in un fuoco fiammeggiante, allorché recherà vendetta su quelli che non conoscono Dio e su quelli che non ubbidiscono alla buona notizia intorno al nostro Signore Gesù. - 2 Tessalonicesi 1:6-8
Gesù combatterà la battaglia di Har-Maghedon con i suoi potenti angeli e i suoi santi angeli, che sono descritti “vestiti di lino fine, bianco e puro”. (vedi Rivelazione 15:5,6) Questa guerra è una guerra giusta. (Matteo 25:31; Marco 8:38; Daniele 10:5) La sua sposa non sarà unita a lui prima che non siano vinti tutti i suoi nemici. Non parteciperà alla guerra contro le nazioni. Il matrimonio sarà un’occasione gioiosa. Il giorno di Geova significa lo sterminio di tutti i malvagi. Ridurrà a niente tutte le nazioni e i regni della terra. (2 Pietro 3:5-13; Daniele 2:44) Sarà il periodo più difficile della storia umana, e non si ripeterà. Si avvereranno le parole seguenti di Gesù: “a meno che quei giorni non fossero abbreviati, nessuna carne sarebbe salvata”. Una grande folla di tutte le nazioni sopravvivrà alla grande tribolazione. Saranno stati dichiarati giusti e mansueti prima della venuta del giorno del furore di Geova, lavando le loro vesti e rendendole bianche nel sangue dell’Agnello, cioè esercitando la fede nel riscatto che rende possibile la salvezza. (Sofonia 2:2,3; Rivelazione 7:14) Saranno testimoni di cose eccitanti “Immediatamente dopo la tribolazione”. Ma dovranno essere presenti quel giorno per vedere come le profezie date in segni si svilupperanno realmente nel dettaglio.
CONCLUSIONE
La rubrica sopra, “Immediatamente dopo la tribolazione di quei giorni”, si propone come un’alternativa alle spiegazioni dei segni e del linguaggio simbolico dei numerosi profeti auto-proclamati, dimostrando che il linguaggio simbolico di Dio può essere interpretato diversamente di quello che offrono. Non c’è nessuna pretesa da parte mia di avere delle conoscenze particolari quando si tratta di comprendere le profezie che il Padre “ha posto nella propria autorità” e che ha reso segrete e sigillate fino al tempo della loro realizzazione. Quando il tempo fissato arriverà, noi comprenderemo tutto, senza l’aiuto di qualsiasi interprete privato. - Daniele 12:4,9; Atti 1:7 L’evidenza ci consente di arrivare alla conclusione che la Grande Tribolazione è il giorno di Geova, vale a dire Har-Maghedon. Tutto si riferisce allo stesso evento. E le profezie ci aiutano ad avere abbastanza intendimento per sapere quali misure dobbiamo prendere per essere tra quelli che “vengono dalla grande tribolazione”. (Rivelazione 7:9,14) Come gli eventi che devono verificarsi “immediatamente dopo la tribolazione di questi giorni”, secondo Matteo 24:29, si realizzeranno realmente, è una cosa che vedremo più avanti nel tempo. Personalmente, credo che la “tribolazione di quei giorni”, a cui si riferisce Gesù in questo caso, non si applica alla grande tribolazione, ma piuttosto ai giorni di angoscia, o tribolazione, che portano alla venuta del Cristo. - Matteo 24:32,33
Quindi vi daranno alla tribolazione e vi uccideranno, e sarete odiati da tutte le nazioni a causa del mio nome. E allora molti inciamperanno e si tradiranno e si odieranno gli uni gli altri. E molti falsi profeti sorgeranno e svieranno molti; e a causa dell’aumento dell’illegalità l’amore della maggioranza si raffredderà. Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato. - Matteo 24:9-13
L’apostolo Paolo chiama questo periodo di tribolazione “gli ultimi giorni”, segnati da “tempi difficili”:
Ma sappi questo, che negli ultimi giorni ci saranno tempi difficili. Poiché gli uomini saranno amanti di se stessi, amanti del denaro, millantatori, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, sleali, senza affezione naturale, non disposti a nessun accordo, calunniatori, senza padronanza di sé, fieri, senza amore per la bontà, traditori, testardi, gonfi d’orgoglio, amanti dei piaceri anziché amanti di Dio, aventi una forma di santa devozione ma mostrandosi falsi alla sua potenza; e da questi allontànati. Poiché da questi sorgono quegli uomini che si insinuano scaltramente nelle case e conducono come prigioniere deboli donne cariche di peccati, mosse da vari desideri, che imparano sempre e non sono mai in grado di venire all’accurata conoscenza della verità. - 2 Timoteo 3:1-7
Questo periodo di tempo che precederà la venuta del Signore sarà infatti difficile, critico, periglioso. Ma non sarà niente in confronto alla grande tribolazione che seguirà poco dopo, quando Geova farà la guerra a tutti i suoi nemici. Sarà la guerra che porrà fine a tutte le guerre. - Rivelazione 16:14,16; 19:11-21; Sofonia 1:14-18
E ai giorni di quei re l’Iddio del cielo stabilirà un regno che non sarà mai ridotto in rovina. E il regno stesso non passerà ad alcun altro popolo. Esso stritolerà tutti questi regni e porrà loro fine, ed esso stesso sussisterà a tempi indefiniti- Daniele 2:44
L’instaurazione del regno di Dio significherà l’eliminazione di ogni traccia del sistema di Satana. Felice sarà la grande folla dei superstiti che vengono dalla grande tribolazione! Non avevano perso di vista le promesse di Geova e non hanno abbandonato la loro fede in esse nonostante i giorni di tribolazione o di angoscia che dovranno sopportare allorché aspetteranno la venuta del Maestro, Gesù Cristo. Infine, la lunga attesa della pace promessa verrà sut tutta la terra per mezzo del regno messianico.
E ancora un poco, e il malvagio non sarà più; e certamente presterai attenzione al suo luogo, ed egli non sarà. Ma i mansueti stessi possederanno la terra, e in realtà proveranno squisito diletto nell’abbondanza della pace. - Salmo 37:10,11
Per quanto riguarda la Grande Tribolazione
Secondo i racconti di Matteo e di Luca, è chiaro che Gesù parlava di due eventi separati, cioè i “giorni per fare giustizia”, in cui Gesù fa riferimento a Gerusalemme, Giuda e ai monti dove fuggire, e la “grande tribolazione” menzionata in Matteo 24. (Luca 21:20-24; Matteo 24:21) Di nuovo riferisce alla grande tribolazione trent’anni dopo la distruzione di Gerusalemme in Rivelazione 7:14. Prestiamo attenzione a ciò che viene detto a proposito dei superstiti della distruzione di Gerusalemme nel 70 e.v. Luca ci dice che “saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni”. (Luca 21:24) Ma quelli che vengono dalla “grande tribolazione” sono dinanzi al trono di Dio, vestiti di lunghe vesti bianche, e gli rendono un servizio sacro giorno e notte nel suo tempio. - Rivelazione 7:14-17 I due eventi hanno due adempimenti completamente diversi. La realizzazione di uno non è un parallelo del secondo evento. Di conseguenza, non possiamo prendere tutto quello che Gesù ha detto riguardo la distruzione di Gerusalemme e fare un’applicazione parallela con la grande tribolazione ancora a venire. È necessario avere del discernimento per distinguere ciò che va applicato alla distruzione di Gerusalemme, e ciò che Gesù ha predetto riguardo alla grande tribolazione. La mancanza di discernimento porterà inevitabilmente ad aspettative non soddisfatte e delusioni. Contrariamente a quello che sostengono alcuni, Gesù non esortò i discepoli a lasciare la casa di Dio e a fuggire ai monti in un certo momento prima della grande tribolazione. Geova non distruggerà la sua casa come ha distrutto Gerusalemme e il suo tempio. Al contrario, Gesù ha promesso che al momento della “conclusione del sistema di cose” egli “raccoglierà fuori del suo regno tutte le cose che causano inciampo e le persone che operano illegalità”. (Matteo 13:40,41) L’apostolo Pietro spiega che i giusti nella casa di Dio saranno salvati, mentre gli empi e i peccatori, “quelli che non sono ubbidienti alla buona notizia di Dio” periranno. (1 Pietro 4:17,18; 2 Tessalonicesi 1:7-9) I giusti “membri della casa di Dio” saranno “quelli che vengono dalla grande tribolazione” e avranno la protezione di Dio. - Efesini 2:19; Rivelazione 7:14; Salmo 37:37-39; Sofonia 2:3
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Lettura consigliata
Esaminiamo le nostre credenze:

l'esistenza di Dio

Se si chiede ad un cristiano, ed in particolare a un Testimone di Geova, di fornire una prova dell'esistenza di Dio, ci sono grandi probabilità che citi il quarto versetto del terzo capitolo della lettera agli Ebrei, "Ogni casa è costruita da qualcuno, ma chi ha costruito ogni cosa è Dio".

Se il ragionamento è corretto, dal nulla non si è generato nulla bensì ogni cosa è presente sulla terra per via della volontà di un progettista, bisogna tuttavia capire che Paolo non stava cercando di argomentare sull'esistenza di un Creatore. Si stava rivolgendo ai suoi compagni cristiani, oltre che ebrei, che certamente non dubitavano del fatto che l'universo fu governato da un essere potente alla base di tutto. Inoltre, nell'antichità il problema non era affatto la non-credenza in Dio ma piuttosto l'inverso: si aveva tendenza a credere in una moltitudine di divinità. D'altronde, Paolo, in un'occasione, rimarcò che era stato fatto un altare dedicato ad un dio sconosciuto, sicuramente per timore di dimenticare di adorare una divinità.

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Acalia & Marta
Parabole per i nostri giorni (prima parte)
Carl-Bloch-Sermon-on-the-Mount
Cos'hanno da dirci le parabole di Gesù? Hanno relazione coi nostri giorni? Per prima cosa dobbiamo identificarle e comprendere quali di esse hanno un risvolto profetico. Per fare un esempio contrario, la parabola del figlio prodigo contiene un grandissimo insegnamento per noi ma non è profetica, non annuncia nessun avvenimento! Come facciamo dunque a distinguere i tipi di parabole? Come al solito, è molto semplice: ci atterremo a ciò che disse Gesù Cristo stesso, senza aggiungere né togliere. Limiteremo le interpretazioni ai soli elementi che si possono evincere direttamente dai racconti o da altri particolari scritti e attinenti. Per il resto ci accontenteremo volentieri della risposta del Signore: "Non sta a voi acquistar conoscenza dei tempi o delle stagioni che il Padre ha posto nella propria autorità”. – Atti 1:7
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