BaruQ
Cibo per i Testimoni di Geova riflessivi
“‘Ma in quanto a te, tu continui a cercare grandi cose per te stesso. Non continuare a cercare. Poiché, ecco, io farò venire la calamità su ogni carne’, è l’espressione di Geova, ‘e certamente ti darò la tua anima come spoglia in tutti i luoghi nei quali andrai’”
Importante: Questo sito non pretende di possedere la verità. Il lettore dovrebbe essere in grado di usare discernimento, esaminando attentamente le Scritture per vedere se queste cose sono così. (Atti 17:11)
Robert King (e-watchman)
A proposito dell’opera evangelizzatrice dei Testimoni di Geova
1914-cartoon
Se la WT commette un errore madornale davanti a Geova pretendendo la presunta menzogna del 1914, e lo fa volontariamente ... .come si spiega che Gesù abbia dato il suo sostegno e la benedizione all'opera di predicazione degli ultimi 100 anni? Onestamente, non ho mai capito come applichiamo Matteo 24:14 agli ultimi 100 anni. Ha più senso applicarlo a un duro lavoro di ministero di forte impatto che colpisce velocemente per un breve periodo, diciamo di 3 anni e mezzo. Ma, se come affermate, la Watchtower ha offeso Gesù e Dio col disastro di 1914, cosa dobbiamo pensare di questi ultimi 100 anni di storia dei Testimoni di Geova? Era benedetto o no? Qual era il suo scopo, ecc, se la Watchtower deve essere dannata così?

I Testimoni di Geova tendono a vedere le cose in bianco e nero, ovviamente dovuto in non piccola misura al loro indottrinamento dalla Watchtower. Mentre non vi è nulla di sgradevole nell’essere indottrinati con la verità, il problema è che lo strumento che è stato utilizzato per pubblicare la verità è diventato un idolo. Intendiamoci, un idolo non dev’essere per forza un oggetto tangibile. Può essere qualsiasi cosa che prende il posto di Geova o che diminuisce il suo posto nella mente e nel cuore dei suoi devoti. In questo caso si tratta di un'istituzione che finge di avere svelato tutti i sacri misteri della Bibbia. Dio ha sopportato varie forme di idolatria fra gli israeliti per secoli. Alcuni dei re hanno avviato con successo riforme che hanno sbarazzato il paese delle peggiori forme di idolatria, e per cui sono stati lodato da Dio, ma, come nel caso del giusto re Giosia, ha lasciato che gli alti luoghi rimangono. Tuttavia Geova non abbandonò subito il suo popolo. In ultima analisi, ha compiuto completamente il suo scopo in connessione con loro, che era principalmente di produrre il Messia. Diciamolo chiaro: i Testimoni di Geova non sono autorizzati a pensare fuori dagli schemi, come si dice. In questo caso, lo “schema” è qualunque cosa la Watchtower insegna come verità. Ed è proprio così, perché coloro che si allontanano dallo “schema” spesso ritornano agli insegnamenti senza senso delle chiese o diventano atei o qualsiasi altra cosa. Alcuni vanno completamente fuori dalle righe e iniziano a fare la propria religione e cercano di reclutare seguaci. Altri potrebbero tentare di raddrizzare ciò che è storto. Il che non funziona neanche. Dal punto di vista di Geova sono "come quelli che contendono contro un sacerdote." È prerogativa di Dio di lasciare l’errore seguire il suo corso ed è sua prerogativa di raddrizzare le cose a suo tempo e nel suo modo. O, come il re Salomone chiese: "Vedi l’opera del [vero] Dio, poiché chi può raddrizzare ciò che egli ha fatto curvo?” - Ec. 7:13 A causa dell’influenza della Watchtower sulla vita spirituale dei Testimoni di Geova è praticamente impossibile per loro di immaginare il futuro svolgersi in modo diverso da quello che la Watchtower ha impresso su di loro. Ma, come nel caso degli israeliti, Geova tollera la loro cecità e l'idolatria finché ha compiuto il suo scopo. Possiamo essere certi che le sue azioni del passato forniscono un modello per i tempi moderni. La profezia di Isaia predice la cecità degli unti di Dio. Ma è proposito di Dio consentirla per il momento. In ultima analisi, i Testimoni di Geova sono stati accecati rispetto alla venuta di Cristo. Nel loro immaginare che egli è già venuto nel 1914 e che praticamente tutte le profezie si sono già avverate, non hanno alcuna aspettativa di cose a venire - al contrario di quanto proclama la Watchtower. La cecità a livello dell’Organizzazione pone le basi per una rivelazione - un disvelamento. Geova continua a spiegare in Isaia 48, parlando a coloro “che giurano nel nome di Geova” (Dio parla di un periodo in futuro anche da questo momento presente), dicendo:
Ho dichiarato le prime cose fin da quel tempo, e uscirono dalla mia propria bocca, e le facevo udire. All’improvviso agii, e le cose avvenivano. Siccome sapevo che tu sei duro e che il tuo collo è un tendine di ferro e la tua fronte è di rame, continuai dunque ad annunciartelo da quel tempo. Prima che avvenisse, te [lo] feci udire, affinché tu non dicessi: ‘Il mio proprio idolo le ha fatte, e la mia propria immagine scolpita e la mia propria immagine di metallo fuso le hanno comandate’. Hai udito. Guardalo tutto. In quanto a voi, non [lo] annuncerete? Ti ho fatto udire cose nuove dal tempo presente, sì, cose tenute in serbo, che non hai conosciuto. Nel tempo presente devono esser create, e non da quel tempo, sì, cose che prima d’oggi non hai udito, affinché tu non dica: ‘Ecco, le ho già conosciute’.
Ciò che Dio sta dicendo al suo popolo è che la verità era lì per tutto il tempo, ma Dio l’ha chiusa in ciò che egli chiama "cose tenute in serbo". La profezia si riferisce proprio alla venuta di Cristo, il che è evidente nel contesto stesso. Notate il verso 10, che legge: "Ecco, ti ho raffinato, ma non nella forma dell’argento. Ti ho reso scelto nel forno fusorio dell’afflizione.” Questo è simile a quello che si legge nel terzo capitolo di Malachia che si riferisce alla venuta del messaggero del patto con il fuoco di un raffinatore. Il momento di cui Isaia parla come il “tempo presente” è quando Dio apre gli occhi ai ciechi dopo che emergono dal crogiolo ardente dell’afflizione. A quel punto nessuno sarà in grado di dire che aveva già conosciuto queste cose. Così, l'idolo Watchtower sarà accuratamente screditato e Geova sarà elevato. La domanda che Dio allora pone al suo umile rimanente - "non lo annuncerete?" - lascia intendere che ci sarà un opera di predicazione post-Watchtower. Questo non vuol dire che il presente lavoro di predicazione non fa parte dell'opera di Dio. Ovviamente lo è. Ma, non è la fine di essa. C'è una fase conclusiva a venire. Che forma avrà? Come sarà realizzata? Quanti tra i Testimoni di Geova vi parteciperanno? Non lo sappiamo. È un segreto gelosamente custodito.
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Lettura consigliata
Esaminiamo le nostre credenze:

l'esistenza di Dio

Se si chiede ad un cristiano, ed in particolare a un Testimone di Geova, di fornire una prova dell'esistenza di Dio, ci sono grandi probabilità che citi il quarto versetto del terzo capitolo della lettera agli Ebrei, "Ogni casa è costruita da qualcuno, ma chi ha costruito ogni cosa è Dio".

Se il ragionamento è corretto, dal nulla non si è generato nulla bensì ogni cosa è presente sulla terra per via della volontà di un progettista, bisogna tuttavia capire che Paolo non stava cercando di argomentare sull'esistenza di un Creatore. Si stava rivolgendo ai suoi compagni cristiani, oltre che ebrei, che certamente non dubitavano del fatto che l'universo fu governato da un essere potente alla base di tutto. Inoltre, nell'antichità il problema non era affatto la non-credenza in Dio ma piuttosto l'inverso: si aveva tendenza a credere in una moltitudine di divinità. D'altronde, Paolo, in un'occasione, rimarcò che era stato fatto un altare dedicato ad un dio sconosciuto, sicuramente per timore di dimenticare di adorare una divinità.

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Acalia & Marta
Parabole per i nostri giorni (prima parte)
Carl-Bloch-Sermon-on-the-Mount
Cos'hanno da dirci le parabole di Gesù? Hanno relazione coi nostri giorni? Per prima cosa dobbiamo identificarle e comprendere quali di esse hanno un risvolto profetico. Per fare un esempio contrario, la parabola del figlio prodigo contiene un grandissimo insegnamento per noi ma non è profetica, non annuncia nessun avvenimento! Come facciamo dunque a distinguere i tipi di parabole? Come al solito, è molto semplice: ci atterremo a ciò che disse Gesù Cristo stesso, senza aggiungere né togliere. Limiteremo le interpretazioni ai soli elementi che si possono evincere direttamente dai racconti o da altri particolari scritti e attinenti. Per il resto ci accontenteremo volentieri della risposta del Signore: "Non sta a voi acquistar conoscenza dei tempi o delle stagioni che il Padre ha posto nella propria autorità”. – Atti 1:7
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