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Cibo per i Testimoni di Geova riflessivi
“‘Ma in quanto a te, tu continui a cercare grandi cose per te stesso. Non continuare a cercare. Poiché, ecco, io farò venire la calamità su ogni carne’, è l’espressione di Geova, ‘e certamente ti darò la tua anima come spoglia in tutti i luoghi nei quali andrai’”
Importante: Questo sito non pretende di possedere la verità. Il lettore dovrebbe essere in grado di usare discernimento, esaminando attentamente le Scritture per vedere se queste cose sono così. (Atti 17:11)
Robert King (e-watchman)
Chi sono i 24 anziani della Rivelazione? (L'opinione di Robert King)
Chi sono i ventiquattro anziani nel libro della Rivelazione? Secondo la Watchtower i 24 anziani rappresentano i 144.000 come gruppo. Sei d'accordo con la loro interpretazione?

Sì, concordo con la loro interpretazione. La prima menzione dei 24 anziani si trova nel quarto capitolo della Rivelazione. Esso rivela che 24 anziani siedono su troni e indossano corone d'oro sulle loro teste, il che ovviamente simboleggia che sono re. Inoltre, i loro troni si trovano intorno al trono di Geova, il che indica che la loro regalità è strettamente legata con il regno di Dio. La Parola di Dio non accenna mai agli angeli come dei re dominanti, né vi è alcun riferimento in tutta la Bibbia a angeli seduti su troni. Ma l'apostolo Paolo ha detto ai suoi compagni unti della congregazione di Corinto che se avessero sopportato la tribolazione avrebbero governato insieme come re, e non solo sulla terra; Paolo ha rivelato che coloro che sono chiamati al cielo in unione con Cristo giudicheranno gli angeli, significando che avranno autorità su di loro. Tutto sommato, i 24 anziani seduti su troni accanto a Dio non possono che essere coloro che stanno governando come re in compagnia di Cristo. Inoltre, il re Davide divise i sacerdoti in 24 divisioni. (1 Cronache 24) Essendo gli anziani 24 significa apparentemente che serviranno anche come sacerdoti. Questo è in armonia con quanto stabilito nel 20° capitolo della Rivelazione per quanto riguarda coloro che sperimentano la prima risurrezione, dove si afferma: “Saranno sacerdoti di Dio e del Cristo, e regneranno con lui per i mille anni.” Nel sistema Israelita i sacerdoti si tenevano soprattutto davanti a Dio. Assumevano la guida nel culto di Geova Dio, ed è esattamente così che i 24 anziani sono raffigurati. Ci sono diversi casi in cui i 24 anziani si inchinano davanti a Dio e all'Agnello. Ecco un esempio: “i ventiquattro anziani cadono dinanzi a Colui che siede sul trono e adorano Colui che vive per i secoli dei secoli, e gettano le loro corone dinanzi al trono, dicendo: “Degno sei, Geova, Dio nostro, di ricevere la gloria e l’onore e la potenza, perché tu creasti tutte le cose, e a causa della tua volontà esse esisterono e furono create”.” Una delle obiezioni principali sollevate da alcuni contro l’affermazione che i 24 anziani rappresentano i 144.000 è che gli anziani appaiono nella visione della Rivelazione prima che Gesù consegni il rotolo che dà inizio agli eventi della rivelazione, che comprenderebbe anche la prima risurrezione. Quindi, come possono i 24 anziani essere in cielo prima della resurrezione? Beh, per prima cosa Paolo ha scritto nella sua lettera agli Efesini che i cristiani unti sono seduti nei luoghi celesti anche quando sono nella carne, prima che governino come re nel nuovo sistema. In Efesini 2:6-7 Paolo scrisse: “ci destò insieme e ci fece sedere insieme nei luoghi celesti unitamente a Cristo Gesù, affinché nei sistemi di cose avvenire fosse dimostrata la sovrabbondante ricchezza della sua immeritata benignità nella sua bontà verso di noi unitamente a Cristo Gesù.” Questo si armonizza con la visione all’inizio della Rivelazione che rivela sette candelabri d'oro in cielo, simboleggiando sette congregazioni sulla terra. Inoltre, Paolo aprì la sua lettera agli Efesini affermando: “Ci elesse unitamente a lui prima della fondazione del mondo, affinché fossimo santi e senza macchia dinanzi a lui nell’amore. Poiché egli ci preordinò all’adozione a sé come figli mediante Gesù Cristo, secondo il beneplacito della sua volontà…” Paolo non stava affermando qui che le persone che sarebbero chiamate ed eventualmente scelte per governare con Cristo erano "preordinate.” Ciò che è stato preordinato è l'adozione di un determinato numero di figli. Quindi, dal momento che Dio ha voluto 144.000 persone per essere in unione con Cristo dalla fondazione del mondo, e che Dio considera quelli in unione con Cristo seduti nei luoghi celesti, con accesso a Dio, e il proposito di Dio per un regno è certo del successo, è come se i 24 troni sono già in essere.
Troverai una spiegazione alternativa a cura di Acalia su questa pagina: I "24" e i "144'000" sono le stesse persone?
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Lettura consigliata
Esaminiamo le nostre credenze:

l'esistenza di Dio

Se si chiede ad un cristiano, ed in particolare a un Testimone di Geova, di fornire una prova dell'esistenza di Dio, ci sono grandi probabilità che citi il quarto versetto del terzo capitolo della lettera agli Ebrei, "Ogni casa è costruita da qualcuno, ma chi ha costruito ogni cosa è Dio".

Se il ragionamento è corretto, dal nulla non si è generato nulla bensì ogni cosa è presente sulla terra per via della volontà di un progettista, bisogna tuttavia capire che Paolo non stava cercando di argomentare sull'esistenza di un Creatore. Si stava rivolgendo ai suoi compagni cristiani, oltre che ebrei, che certamente non dubitavano del fatto che l'universo fu governato da un essere potente alla base di tutto. Inoltre, nell'antichità il problema non era affatto la non-credenza in Dio ma piuttosto l'inverso: si aveva tendenza a credere in una moltitudine di divinità. D'altronde, Paolo, in un'occasione, rimarcò che era stato fatto un altare dedicato ad un dio sconosciuto, sicuramente per timore di dimenticare di adorare una divinità.

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Acalia & Marta
Parabole per i nostri giorni (prima parte)
Carl-Bloch-Sermon-on-the-Mount
Cos'hanno da dirci le parabole di Gesù? Hanno relazione coi nostri giorni? Per prima cosa dobbiamo identificarle e comprendere quali di esse hanno un risvolto profetico. Per fare un esempio contrario, la parabola del figlio prodigo contiene un grandissimo insegnamento per noi ma non è profetica, non annuncia nessun avvenimento! Come facciamo dunque a distinguere i tipi di parabole? Come al solito, è molto semplice: ci atterremo a ciò che disse Gesù Cristo stesso, senza aggiungere né togliere. Limiteremo le interpretazioni ai soli elementi che si possono evincere direttamente dai racconti o da altri particolari scritti e attinenti. Per il resto ci accontenteremo volentieri della risposta del Signore: "Non sta a voi acquistar conoscenza dei tempi o delle stagioni che il Padre ha posto nella propria autorità”. – Atti 1:7
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