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Cibo per i Testimoni di Geova riflessivi
“‘Ma in quanto a te, tu continui a cercare grandi cose per te stesso. Non continuare a cercare. Poiché, ecco, io farò venire la calamità su ogni carne’, è l’espressione di Geova, ‘e certamente ti darò la tua anima come spoglia in tutti i luoghi nei quali andrai’”
Importante: Questo sito non pretende di possedere la verità. Il lettore dovrebbe essere in grado di usare discernimento, esaminando attentamente le Scritture per vedere se queste cose sono così. (Atti 17:11)
Robert King (e-watchman)
I tuoi occhi vedranno il tuo grande Insegnante
Commento sulla Scrittura del Giorno: Venerdì, 29 luglio
Insegnami a fare la tua volontà poiché tu sei il mio Dio. Il tuo spirito è buono; mi conduca nel paese della rettitudine (Sal. 143:10)
Pur rendendo i suoi consigli ampiamente disponibili, Geova non costringe nessuno a seguirli. Se chiediamo il suo spirito santo, ce lo concederà generosamente (Luca 11:10-13). È fondamentale però che ‘prestiamo attenzione a come ascoltiamo’ (Luca 8:18). Ad esempio, se abbiamo un’inclinazione all’immoralità, sarebbe da ipocriti chiedere a Geova di aiutarci a vincerla continuando allo stesso tempo a guardare materiale pornografico o film dal contenuto immorale. Dobbiamo letteralmente fare in modo di trovarci in luoghi e circostanze in cui è presente il suo spirito. E sappiamo che tale spirito è alle adunanze di congregazione. Molti servitori di Geova hanno evitato il disastro perché hanno ascoltato la sua voce alle nostre adunanze. Si sono così accorti che nel loro cuore albergavano desideri errati e hanno corretto la situazione (Sal. 73:12-17). w14 15/8 4:16

Dio ha un proposito. I Testimoni di Geova l’hanno sempre capito. Per esempio, sappiamo che il disegno di Geova è di stabilire un nuovo mondo, dove prevarrà la pace per sempre. Un mondo senza la povertà, la malattia e perfino la morte. Ma prima della fine di questo mondo e l’inizio del nuovo, il proposito di Geova è di radunare una grande folle di persone che sopravvivranno alla fine e saranno le basi di una nuova civilizzazione. Sarà un privilegi meraviglioso di far parte degli superstiti. E non c’è dubbio che nessuno sopravvivrà grazie ai propri sforzi. Non ci saranno bunkers o rifugio antiaereo all’avanguardia che saranno in grado di proteggere un qualsiasi uomo dalla mano degli angeli sovrumani di Geova quando verrà il tempo di sterminare questa civilizzazione empia. Quelli che verrano dalla tribolazione sono descritti nel settimo capitolo della Rivelazione. “hanno lavato le loro lunghe vesti e le hanno rese bianche nel sangue dell’Agnello”. (Rivelazione 7:14) In altre parole, hanno preso dei provvedimenti prima della tribolazione, vale a dire che avendo lavato le loro lunghe vesti, hanno riposto fede in Cristo che li ha resi puri agli occhi di Dio. E sì, lo spirito di Dio avrà un ruolo essenziale nel guidare loro a questo punto, e anche oltre. Ma c’è un altro aspetto del proposito di Dio, comunque. E come lo sanno i Testimoni di Geova, ha a che fare con la santificazione del nome di Geova e la rivendicazione della sua sovranità, resi necessari dalla ribellione contro Dio istigata da Satana. Il libro di Giobbe ci rivela che Satana, conosciuto anche come l’Accusatore, pretese che Giobbe (e implicitamente tutti noi) non rimarrà leale a Dio se dovesse soffrire. Per permettere al Diavolo di provare e dimostrare la sua accusa, Geova gli permise di far soffrire Giobbe nel modo che gli piaceva. Ovviamente, il problema non fu risolto una volta per tutte dopo questo episodio. Ed è per quello che Geova permise anche a Satana di tentare, provare e persino torturare Gesù, il suo figlio amato. Ma non finì neppure qua. Poco tempo prima di essere arrestato, Gesù disse a Pietro che Satana li aveva richiesti per vagliarli come il grano. In altre parole, per tentarli, provarli, torturarli e perfino metterli a morte. Avendo in mente quello che abbiamo visto sopra, consideriamo a che punto ci troviamo ora rispetto all’ultimo adempimento del proposito di Dio La Watchtower ha assicurato i Testimoni di Geova che seguendo il programma fornito, assistendo regolarmente alle adunanze, andando in servizio di campo, studiando personalmente e pregando, la salvezza è assicurata. Ovviamente, non c’è niente di sbagliato in tutto questo, anzi! Tuttavia è sufficiente? I Testimoni di Geova sono stati condotti a credere che tra poco le nazioni distruggeranno la falsa religione e poi, quando orde sotto l’autorità dell’infame Gog attaccheranno il popolo di Geova, allora Dio istantaneamente risponderà e annienterà gli aggressori. Tutto quello che i Testimoni dovranno fare, sarà stare vicini all’Organizzazione e seguire le istruzioni di vita che il Corpo Direttivo rilascerà durante questi tempi critici. Ma che ne è della questione sollevata da Satana? Come menzionato, Satana è l’accusatore dei nostri fratelli, che li accusa giorno e notte davanti a Dio. Dovremmo supporre, però, che le sue accuse sono totalmente infondate? Consideriamo l’episodio in cui Gesù ha detto a Pietro che Satana li aveva richiesti per provarli fino al fondo. Prima dell’arresto di Gesù, gli apostoli erano sempre al suo fianco. Quando avevano dei dubbi, Gesù li rassicurava. Quando erano perplessi e confusi, cosa che accadeva spesso, pazientemente Gesù spiegava loro le cose. Però, c’è una cosa che Geova aveva nascosto loro: la realtà della morte di suo figlio. Non è che Gesù non l’aveva mai menzionata. Al contrario, Gesù parlò chiaramente della sua morte imminente e della sua risurrezione, ma non erano autorizzati ad afferrare quello che diceva. Lo spirito di Dio non aveva aperto loro la mente. Ecco cosa dice Luca 9:44,45: ““Mettetevi negli orecchi queste parole, poiché il Figlio dell’uomo è destinato ad esser consegnato nelle mani degli uomini”. Ma essi non comprendevano questa parola. Infatti, era loro occultata affinché non la capissero, e avevano timore di interrogarlo intorno a questa parola.” Benché Gesù esortò loro ad ascoltare con attenzione le sue parole, non potevano capire cosa diceva. Solo dopo, una volta risuscitato, Gesù li rimproverò perché erano “insensati e tardi di cuore a credere tutte le cose pronunciate dai profeti”. (Luca 24:25) Ma allora, perché le cose furono loro nascoste inizialmente? Affinché sia provata la loro fede in assenza di Gesù. Vedete il punto dove voglio arrivare con questo? Nessun Testimone di Geova può negare che l’Organizzazione sia del tutto imponente. Essa domina assolutamente la loro fede. Non è difficile dimostrare che la fede dei Testimoni di Geova è indissociabile dalla Watchtower. E non c’è dubbio che il Diavolo sia stato l’invisibile promotore dell’indispensabilità dell’Organizzazione, anche del fatto che si dice di essere virtualmente il portavoce infallibile di Geova. E ci sono precedenti in cui i demoni hanno apparentemente raccomandato i portavoce di Gesù come servitori dell’Altissimo. –Atti 16:17 Diversamente, non c’è bisogno di fare un grande sforzo d’immaginazione per rappresentarsi il Diavolo accusando i Testimoni di Geova d’idolatria e di seguire ciecamente degli uomini. Gli è bastato fare in modo che l’Organizzazione occupi un posto importante nella mente e nel cuore dei Testimoni di Geova, un posto riservato a Dio e Cristo. Esattamente come gli apostoli erano all’oscuro della ragione perché la morte imminente di Cristo era stata celata da loro, similmente i Testimoni di Geova non hanno nessun concetto della loro situazione rispetto alla santificazione del nome di Dio. Ma le profezie parlano molto chiaramente, purché uno abbia orecchi. Il trentesimo capitolo di Isaia è un aspetto di profezia. Consideriamo i versetti seguenti: “Poiché il Sovrano Signore Geova, il Santo d’Israele, ha detto questo: “Tornando e riposando sarete salvati. La vostra potenza sarà semplicemente nello stare indisturbati e nella fiducia”. Ma voi non voleste. E dicevate: “No, ma fuggiremo su cavalli!” Perciò fuggirete. “E cavalcheremo cavalli veloci!” Perciò quelli che vi inseguiranno si mostreranno veloci. Mille tremeranno a causa del rimprovero di uno; a causa del rimprovero di cinque fuggirete finché sarete rimasti come un albero maestro in cima a un monte e come un segnale su un colle. E perciò Geova si terrà in aspettazione per mostrarvi favore, e perciò sorgerà per mostrarvi misericordia. Poiché Geova è un Dio di giudizio. Felici sono tutti quelli che si tengono in aspettazione di lui. Quando il medesimo popolo di Sion dimorerà a Gerusalemme, non piangerai affatto. Immancabilmente egli ti mostrerà favore al suono del tuo grido; appena avrà udito, realmente ti risponderà. E Geova certamente vi darà pane in forma di angustia e acqua in forma di oppressione; eppure il tuo grande Insegnante non si nasconderà più, e i tuoi occhi dovranno divenire occhi che vedono il tuo grande Insegnante. E i tuoi propri orecchi udranno dietro a te una parola dire: “Questa è la via. Camminate in essa”, nel caso che andiate a destra o nel caso che andiate a sinistra. E dovete contaminare il rivestimento delle tue immagini scolpite d’argento e la ricopertura della tua statua fusa d’oro. Le spargerai. Come una donna che ha i mestrui, dirai a ciò: “Semplice sporcizia!”” La profezia predice un tempo in cui Geova abbandonerà suo popolo a oppressione e angoscia, evidentemente durante la grande tribolazione. Contrariamente alla delusione ispirata dai demoni che I Testimoni di Geova saranno spettatori passivi e che Geova interverrà al primo segno di difficoltà, mentre la Watchtower sarà in prima linea rilasciando istruzioni per la salvezza della vita, la profezia dice che Dio ciberà il suo popolo con “pane in forma di angustia e acqua in forma di oppressione”. La ragione deve essere chiara. Se non lo è, lo sarà in futuro. Geova pretenderà che il suo popolo dimostri la sua fede a lui direttamente, fuori dalla Watchtower. Questo è un fatto, in referenza all’Organizzazione che il popolo oramai sotto la direttiva di Dio rigetterà, vedendo la loro vecchia devozione per quello che è, cioè idolatria. Dato che la Betel tende a compromettersi anche in tempi relativamente favorevoli, non c’è dubbio che cercheranno un salvatore umano, come se fuggissero su cavalli veloci verso l’Egitto. Forse i dirigente supporranno che avendo avuto una partnership con l’ONU dal 1992 al 2002, potrebbero offrire loro qualche vantaggio. Ma non sarà così. La loro patetica e impotente sorta sarà davanti agli occhi di tutti, come se fossero “un albero maestro in cima a un monte e come un segnale su un colle”. Il momento in cui il tuo grande Insegnate si rivelerà, così che “i tuoi occhi dovranno divenire occhi che vedono il tuo grande Insegnante”, sarà portato a termine per mezzo della visibile rivelazione di Cristo, che è in fatto il Consigliere meraviglioso di Geova. Collegando fra loro le cose, quelli che sostituiranno ultimamente la grande folla dei superstiti saranno quelli che avranno ascoltato la voce di Dio come se emanava da dietro a loro, invitandoli ad abbandonare la loro via, e a pentirsi e caminare su una nuova via. Allora Dio ci insegnerà a fare la sua volontà in maniera completa e lo spirito santo sarà versato in piena misura e i nostri occhi saranno aperti all’intera verità, come predice il versetto 26: ”E la luce della luna piena deve divenire come la luce del [sole] splendente; e la medesima luce del [sole] splendente diverrà sette volte tanto, come la luce di sette giorni, nel giorno che Geova fascerà la frattura del suo popolo e sanerà anche la grave ferita derivante dalla sua percossa.“
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Lettura consigliata
Esaminiamo le nostre credenze:

l'esistenza di Dio

Se si chiede ad un cristiano, ed in particolare a un Testimone di Geova, di fornire una prova dell'esistenza di Dio, ci sono grandi probabilità che citi il quarto versetto del terzo capitolo della lettera agli Ebrei, "Ogni casa è costruita da qualcuno, ma chi ha costruito ogni cosa è Dio".

Se il ragionamento è corretto, dal nulla non si è generato nulla bensì ogni cosa è presente sulla terra per via della volontà di un progettista, bisogna tuttavia capire che Paolo non stava cercando di argomentare sull'esistenza di un Creatore. Si stava rivolgendo ai suoi compagni cristiani, oltre che ebrei, che certamente non dubitavano del fatto che l'universo fu governato da un essere potente alla base di tutto. Inoltre, nell'antichità il problema non era affatto la non-credenza in Dio ma piuttosto l'inverso: si aveva tendenza a credere in una moltitudine di divinità. D'altronde, Paolo, in un'occasione, rimarcò che era stato fatto un altare dedicato ad un dio sconosciuto, sicuramente per timore di dimenticare di adorare una divinità.

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Acalia & Marta
Parabole per i nostri giorni (prima parte)
Carl-Bloch-Sermon-on-the-Mount
Cos'hanno da dirci le parabole di Gesù? Hanno relazione coi nostri giorni? Per prima cosa dobbiamo identificarle e comprendere quali di esse hanno un risvolto profetico. Per fare un esempio contrario, la parabola del figlio prodigo contiene un grandissimo insegnamento per noi ma non è profetica, non annuncia nessun avvenimento! Come facciamo dunque a distinguere i tipi di parabole? Come al solito, è molto semplice: ci atterremo a ciò che disse Gesù Cristo stesso, senza aggiungere né togliere. Limiteremo le interpretazioni ai soli elementi che si possono evincere direttamente dai racconti o da altri particolari scritti e attinenti. Per il resto ci accontenteremo volentieri della risposta del Signore: "Non sta a voi acquistar conoscenza dei tempi o delle stagioni che il Padre ha posto nella propria autorità”. – Atti 1:7
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